Chi è il CTU e cosa fa?
Il CTU, acronimo di consulente tecnico d’ufficio è quell’esperto che presta le proprie capacità professionali al Giudice, al fine di permettere l’acquisizione di determinate informazioni utili ai risvolti di un processo civile o penale.
Questo professionista è molto utile nell’ambito di una causa giudiziaria in quanto è chiamato ad aiutare il Giudice su temi molto complessi ed attinenti ad aree specifiche. Il Giudice, quindi, per formulare un suo giudizio, può nominare dei consulenti tecnici d’ufficio al fine di rispondere ad alcuni quesiti prettamente tecnici.
Le consulenze tecniche effettuate dal CTU possono riguardare diversi ambiti tra cui:
- psicologia;
- biologia;
- ingegneria;
- medicina;
- architettura;
- chimica e molti altri ancora.
I tecnici d’ufficio vengono nominati attraverso degli appositi albi custoditi presso il tribunale e divisi per settore e possono venire in soccorso del giudice per due tipi di richiesta: una consulenza d’ufficio o un accertamento tecnico preventivo.
L’iscrizione all’albo può essere fatta solo ed esclusivamente se sono presenti i seguenti requisiti:
- competenze specifico in uno degli ambiti tecnici interessati;
- iscrizione all’ordine professionale o alla Camera di Commercio;
- titoli e competenze che attestino le reali capacità del consulente;
- specchiata condotta morale.
Per poter dare una risposta corretta ai quesiti del Giudice, il CTU dovrà fare sopralluoghi, perizie o altre attività conferite dal magistrato e che saranno di grande aiuto nella formulazione della decisione finale. Tutte le valutazioni effettuate durante il suo percorso, vengono riportate in un documento chiamato relazione di stima, che dovrà essere depositato presso la cancelleria del tribunale.
Come si calcola il compenso del consulente tecnico d’ufficio?
Determinare correttamente il compenso di un CTU è un’operazione complessa in quanto non è regolamentata da norme chiare.
Nel tempo si sono succedute diverse leggi e alcuni degli articoli che regolamentano questo onorario si trovano scritti sul “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di spese di giustizia” D.P.R 115/2002. In particolare, la legge a cui bisogna fare riferimento è la 319/1980 del 08/07/1980 che ha introdotto un sistema di liquidazione a vacazione come criterio per il calcolo del compenso.
Oltre a queste due disposizioni sono da prendere in considerazione anche il D.M. n.182 del 30/05/2002 che tratta dell’“Adeguamento dei compensi spettanti ai periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite su disposizione dell’autorità giudiziaria in materia civile e penale” e il suo allegato, che tratta delle “Tabelle contenenti la misura degli onorari fissi e di quelli variabili dei periti e dei consulenti tecnici, per le operazioni eseguite su disposizione dell’autorità giudiziaria in materia civile e penale”.
In base all’articolo 49 del D.P.R 115/2002 gli ausiliari del Magistrato devono ottenere un compenso sulla base delle seguenti prestazioni:
- onorario;
- rimborso spese di viaggio e degli altri eventuali costi sostenuti per lo stesso;
- indennità di viaggio e di soggiorno.
Per quanto riguarda gli onorari possiamo distinguerne due tipi: fissi e variabili da un minimo a un massimo. I primi vengono applicati quando si riesce a stabilire sin da subito il grado di difficoltà e di impegno dell’incarico; i secondi, invece, quando la natura complessa delle indagini non prevede di calcolare l’importo.
Oltre a queste due categorie principali esistono anche gli onorari variabili a percentuale per i quali il compenso viene calcolato in base alla controversia del caso da trattare.
Se nessuno dei precedenti onorari può essere applicato, possono essere utilizzati gli onorari variabili a tempo, che sono determinati in base al sistema delle vacazioni. Ma cosa sono?
Le vacazioni sono quelle prestazioni del CTU commisurate ad un certo periodo di tempo prestabilito ai fini della retribuzione. L’attuale compenso è pari a 14,68€ per la prima e di 8,15€ per la seconda (viene stabilita per un periodo di due ore). Il limite massimo di vacazioni che si possono assegnare è di 4, che corrispondono ad 8 ore di lavoro.
Come diventare CTU
Ti piacerebbe intraprendere questa strada professionale? Dopo aver parlato del sistema dei compensi, è bene sapere cosa bisogna fare per diventare consulente tecnico d’ufficio.
Per prima cosa, il professionista che vuole diventare CTU deve possedere i seguenti requisiti:
- diploma o laurea;
- specializzazione in un determinato ambito tecnico;
- iscrizione al relativo collegio o all’ordine professionale da almeno 3 anni.
Secondariamente, chi ha questi requisiti deve effettuare l’iscrizione presso l’ordine dei CTU. L’aspirante consulente tecnico d’ufficio deve poi iscriversi all’albo del tribunale inoltrando la richiesta al presidente della circoscrizione a cui appartiene.
La domanda dev’essere presentata online e deve contenere la dichiarazione di iscrizione all’ordine professionale o alla
Camera di Commercio, dove sarà indicata anche la
sua specializzazione o la categoria professionale a cui appartiene. Il candidato dovrà inviare il modulo online corredato da una marca da bollo di 16 euro e una volta accettata la domanda dovrà pagare ulteriori 168 euro per la tassa di concessione governativa.
Quanto guadagna un consulente tecnico d’ufficio?
Non è semplice calcolare il compenso di un CTU, in quanto la paga è influenzata da diversi fattori, come ad esempio, il tipo di indagine che sta seguendo. In ogni caso, a prescindere da questo, generalmente il guadagno di questo professionista è formato da una parte fissa e da una variabile, più una componente a tempo.
Secondo diverse fonti, lo stipendio di un CTU può variare da un minimo di 150€ fino a superare i 5.000€ mensili. La remunerazione viene eseguita direttamente dal giudice ed è regolamentata dalle norme della legge 319 del 1980.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questo articolo sul calcolo del compenso di un CTU. Come avrai ben capito, questo tecnico è molto ricercato ed è di estremo aiuto al giudice soprattutto nei casi più delicati che hanno bisogno di un parere prettamente tecnico.
Spero di esserti stata d’aiuto e di averti dato tutte le informazioni che ti servivano!