Contratto preliminare di compravendita: contenuti, validità e obblighi delle parti
Il contratto preliminare di compravendita rappresenta un passaggio fondamentale nel processo di acquisto o vendita di un immobile.
Si tratta di un accordo vincolante tra le parti – venditore e acquirente – in cui entrambe si impegnano a concludere la compravendita definitiva in un momento successivo, stabilendone fin da subito le condizioni principali.
Molto più di una semplice “promessa”, questo tipo di contratto ha una forte rilevanza giuridica e può offrire importanti tutele per entrambe le parti coinvolte, soprattutto quando redatto con attenzione e chiarezza.
È quindi essenziale comprenderne la funzione, i contenuti obbligatori, le implicazioni legali e le accortezze da seguire per evitare errori o spiacevoli sorprese.
Scopriamo insieme perché il contratto preliminare di compravendita è così importante e come redigerlo correttamente per tutelare i propri diritti e concludere l’affare in sicurezza!
Che cos’è il contratto preliminare di compravendita
- descrizione dettagliata dell’immobile;
- prezzo del bene in questione;
- tempistiche e termini di pagamento;
- versamento di una caparra;
- eventuali condizioni da inserire nell’atto;
- clausole aggiuntive.
Struttura e contenuti
- parti coinvolte: chiara identificazione di venditore ed acquirenti, inclusi i loro dati personali e fiscali;
- descrizione dettagliata dell’immobile oggetto della compravendita: e quindi dati catastali, superficie, destinazione d’uso e altre caratteristiche rilevanti;
- prezzo e modalità di pagamento, come ad esempio l’esistenza di un acconto, il saldo e eventuali rateizzazioni;
- termine entro il quale il rogito notarile deve essere stipulato: di solito si parla di una tempistica compresa tra 30 e 180 giorni dalla firma del preliminare;
- altre clausole aggiuntive, a seconda delle esigenze delle parti. Tra le più usuali c’è quella sospensiva, legata all’accettazione o meno del finanziamento dalla Banca in caso di richiesta di mutuo È molto frequente anche la clausola di verifica, che consente all’acquirente, entro un periodo temporale solitamente di 30 giorni di constatare che l’immobile sia effettivamente conforme a quanto dichiarato. Comune anche quella di vincolo, che impone all’acquirente di non vendere l’immobile a terzi prima della stipula del rogito notarile. Infine, la clausola di riservatezza impone alle parti di mantenere la riservatezza riguardo ai dettagli della transazione e a tutte le informazioni scambiate durante la negoziazione affinché informazioni sensibili non vengano divulgate a terzi.
Validità del contratto preliminare di compravendita
- identificazione delle parti coinvolte nell’operazione;
- descrizione dell’immobile da acquistare;
- precisa identificazione catastale;
- prezzo e modalità di pagamento;
- termine per la stipula del contratto definitivo.
- redazione sotto forma scritta;
- descrizione dell’immobile univoca e dettagliata;
- prezzo di vendita concordato;
- volontà a procedere delle due parti contrattuali;
- eventualmente anche importo dell’eventuale caparra da versare, penali in caso di inadempimento e tempistiche per arrivare al rogito.
Vantaggi principali
- definire in dettaglio gli impegni di venditore e acquirente;
- proteggere l’acquirente, vincolando il venditore a non cedere l’immobile ad altri;
- tutelare il venditore, garantendo che l’acquirente si impegni all’acquisto;
- evitare sorprese ed incomprensioni al momento del rogito, come spesso accade ad esempio sulla metratura, sullo stato dell’immobile o sul prezzo;
- stabilire le conseguenze in caso di inadempimento, e quindi perdita della caparra, restituzione del doppio o eventuale risoluzione del contratto con risarcimento danni.