Personale ATA 2024: nuovo contratto scolastico
Contratto personale ATA: il Ministero dell’Istruzione e i Sindacati hanno dato il benvenuto al futuro con il nuovo contratto scolastico firmato il 18 gennaio 2024.
Questo rinnovo prevede significative innovazioni nel campo: il CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 propone una riorganizzazione delle aree di classificazione dei profili professionali, con l’introduzione della figura dell’operatore scolastico e la reintroduzione della mobilità verticale.
Scopriamo insieme in questo articolo le principali novità previste dal nuovo CCNL ATA.
Indice
Contratto personale ATA 2024: cosa prevede il nuovo CCNL
Il nuovo ordinamento professionale, compreso nel rinnovo del contratto del personale ATA, prevede diverse novità, tra cui la riduzione da 5 a 4 delle aree di classificazione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole. Inoltre, l’area dei coordinatori sarà unita a quella dei DSGA per formare la nuova area dei funzionari e delle elevate qualificazioni (EQ).
Con l’arrivo delle nuove aree, si aprono anche le porte per una classificazione innovativa dei profili professionali del personale ATA, con requisiti di accesso decisamente differenti.
Per tutti i ruoli, ad esclusione dei collaboratori scolastici, viene richiesta la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale come titolo di accesso. Inoltre, il nuovo contratto per il personale ATA prevede il ripristino della mobilità verticale tra le varie aree professionali.
Quali sono le novità introdotte?
A partire da quest’anno, il personale ATA viene suddiviso in 4 aree differenti:
- Collaboratori;
- Operatori;
- Assistenti;
- Funzionari ed Elevate Qualificazioni (il personale DSGA rientra in questa area).
Nell’area degli operatori troviamo i profili di operatore scolastico e di operatore dei servizi agrari. Inoltre, durante la prima fase di applicazione del nuovo ordinamento ATA, è possibile passare dall’area dei collaboratori a quella degli operatori grazie a una valutazione particolare e in deroga al titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno.
Cambia anche il periodo di prova, che sarà di 2 mesi per i dipendenti inquadrati nelle aree di Collaboratore e di Operatore.
Insomma, il nuovo CCNL ATA porta una ventata di novità e opportunità per il personale ATA in ogni area professionale, a cominciare dai periodi di prova: 4 mesi per gli assistenti e ben 6 per i funzionari e le figure con elevate qualificazioni. Ma i dipendenti che hanno già superato la prova nel medesimo profilo professionale o in quelli di altre pubbliche amministrazioni sono esonerati, previo consenso.
Torna anche la mobilità verticale, che permette il passaggio del personale da un’area a quella successiva tramite procedura comparativa. Se si passa tra le aree, invece, le eventuali giornate di ferie maturate e non fruite vengono conservate.
Infine, le procedure concorsuali già bandite prima dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale verranno portate a termine sulla base del vecchio ordinamento; tuttavia, i vincitori verranno inquadrati nel nuovo sistema di classificazione.
Aspetti economici
Veniamo ora agli aspetti economici: con il nuovo CCNL, il Compenso Individuale Accessorio (CIA) aumenterà di 6 euro al mese.
La nuova bozza di contratto scuola porta con sé una serie di miglioramenti per il personale ATA.
Tra questi, un aumento di 65 euro mensili per l’indennità dei DSGA, un’indennità di disagio per gli assistenti tecnici impiegati su più sedi (da 350 a 800 euro), e un aumento delle retribuzioni per la prima e seconda posizione economica (100 e 200 euro in più all’anno rispettivamente).
Tra questi, un aumento di 65 euro mensili per l’indennità dei DSGA, un’indennità di disagio per gli assistenti tecnici impiegati su più sedi (da 350 a 800 euro), e un aumento delle retribuzioni per la prima e seconda posizione economica (100 e 200 euro in più all’anno rispettivamente).
Gli attuali compensi orari per le attività extra riceveranno un incremento del 10%.
Le indennità di bilinguismo, trilinguismo, lavoro notturno e/o festivo per il personale ATA degli istituti educativi saranno anch’esse aumentate.
La novità più interessante riguarda la possibilità di accettare una nomina annuale su posto intero di area superiore o, a parità di area, per diverso profilo professionale, ed effettuare supplenze anche su posto di docente.
L’indennità di direzione per i DSGA sarà definita mediante contrattazione integrativa nazionale.
In sintesi, è stato attuato un importante passo avanti per migliorare le condizioni di lavoro degli ATA, grazie ad un rientro graduale nella normalità dei diritti della categoria.
Novità per le supplenze
Per quanto riguarda le supplenze, il nuovo contratto consente di accettare nomina annuale su posto intero di area superiore o diverso profilo professionale, oltre a permettere supplenze su posto di docente.
Inoltre, viene concesso un permesso retribuito annuale per motivi personali o familiari al personale ATA assunto con supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche.
Nuove regole per i DSGA e altre misure
I collaboratori amministrativi, in veste di DSGA, meritano l’accesso all’esclusivo settore dei funzionari e degli esperti del campo, ma solo dopo aver superato un concorso riservato ai colleghi con almeno tre anni di esperienza nella funzione. Chi ottiene questo riconoscimento ha la possibilità di ottenere un incarico a tempo determinato della durata di tre anni, a seconda della disponibilità dei posti e della loro priorità di scelta.
A questo, si aggiungono ulteriori misure introdotte con il rinnovo del contratto ATA: la regolamentazione del lavoro da remoto, con la distinzione tra “lavoro agile”, svolto senza vincoli di orario o di sede ma con precise organizzazioni per fasi, cicli e obiettivi, e “lavoro da remoto”, che prevede il vincolo dell’orario e la presenza durante l’orario di lavoro, consentendo ai dipendenti di lavorare dal domicilio o da un luogo concordato con l’amministrazione.
Inoltre, il personale ATA dell’area dei collaboratori scolastici e degli operatori di particolare rilevanza, tra cui l’assistenza agli alunni della scuola dell’infanzia o con disabilità e il pronto soccorso, riceverà un’indennità specifica per i loro incarichi. L’importo di questa indennità verrà stabilito durante la contrattazione integrativa nazionale.
Il sistema delle posizioni economiche è stato semplificato per gli impiegati con almeno 5 anni di servizio e che hanno partecipato a un corso di formazione specifico seguito da un test selettivo. Questo significa che la strada verso una posizione di livello economico superiore è stata resa più agevole e accessibile, premiando così il duro lavoro e l’impegno dei collaboratori.
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