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Concorso giudici tributari: in attesa la pubblicazione del bando

Concorso giudici tributari: in attesa la pubblicazione del bando

Concorso giudici tributari - in attesa la pubblicazione del bando
  • Sara Elia
  • 21 Marzo 2024
  • Concorsi
  • 5 minuti
  • 21 Maggio 2024

In fase di arrivo il bando per il concorso giudici tributari

Per quanto bando e modalità d’accesso siano ancora in via di pubblicazione, la notizia è ormai certa: il 2024 sarà l’anno del primo concorso giudici tributari dopo la pubblicazione della nuova legge!

Analizziamo insieme modalità d’accesso, requisiti e cambiamenti del concorso per la magistratura tributaria!

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Concorso giudici tributari: la nuova legge n. 130 del 2022

L’ultima legge pubblicata per disciplinare il concorso giudici tributari è la n. 130 del 2022, che prevede:
  • razionalizzazione del sistema della giustizia tributaria attraverso la professionalizzazione del giudice di merito;
  • previsione della figura del magistrato tributario professionale;
  • modifiche alle norme che disciplinano reclutamento, nomina alle funzioni direttive e progressioni in carriera dei componenti delle commissioni tributarie.
La legge modifica il decreto legislativo precedente stabilendo che:
  • la giurisdizione tributaria venga esercitata dai nuovi magistrati tributari a tempo pieno;
  • gli stessi vengano reclutati mediante procedure concorsuali apposite;
  • si arrivi ad assumere un totale di 476 unità di magistrati tributari tra il 2024 e il 2030, con procedure differenti;
  • vengano riammessi in servizio dei magistrati ordinari che abbiano optato per il transito nella giurisdizione tributaria;
  • i magistrati ordinari, amministrativi, contabili o militari collocati nello stesso ruolo da almeno 5 anni possano optare per il definitivo transito nella giurisdizione tributaria.
La riforma istituisce presso la Corte di Cassazione una sezione civile specifica per la trattazione delle controversie in materia tributaria con il compito di:
  • adottare provvedimenti organizzativi adeguati al fine di stabilizzare gli orientamenti di legittimità;
  • agevolare la rapida definizione dei procedimenti pendenti in materia tributaria;
  • favorire l’acquisizione di specifiche competenza da parte dei magistrati assegnati alla suddetta sezione.

Concorso giudici tributari: bando e modalità di accesso

Il concorso giudici tributari prevede la pubblicazione del bando durante il 2024. Sarà proprio quello attuale l’anno del primo concorso per giudici tributari dopo la pubblicazione della legge 130/2022, che ha istituito il ruolo unico dei magistrati tributari. Grazie ad esso si aprono nuove opportunità per i professionisti nel campo permettendo alla giustizia tributaria in Italia di continuare ad evolversi ed aggiornarsi.

Ad oggi le modalità d’accesso sono ancora in via di definizione e molto probabilmente si dovrà attendere la fine di maggio.

Il concorso si inserisce in un contesto di riorganizzazione delle sedi giudiziarie tributarie. Stiamo parlando di una situazione attuale che ne presenta 103 di primo grado e 14 di secondo grado, con una distribuzione estremamente disomogenea sul territorio.

Il dipartimento di giustizia tributaria ha dichiarato volontà ed impegno nel ridefinire la distribuzione delle sedi e della pianta organica dei magistrati tributari. L’obiettivo principale è quello di incrementare l’efficienza e di realizzare maggiori economie di scala.

Il concorso giudici tributari 2024 si inserisce in un contesto di rinnovamento e potenziamento del settore e permettere di:

  • aumentare il numero di unità previste per l’organico dei magistrati tributari;
  • rispondere all’esigenza di un sistema giudiziario tributario più efficiente;
  • supportare la possibilità di gestire le sfide attuali e future in modo ottimale.

Requisiti e prove d’esame del concorso

Per poter partecipare al Concorso Giudici Tributari, è necessario possedere alcuni requisiti:

  • laurea in Giurisprudenza o diploma di laurea magistrale in Scienze dell’economia o diploma in Scienze economico-aziendali;
  • titoli degli ordinamenti precedenti equiparati ed equipollenti;
  • cittadinanza italiana;
  • esercizio dei diritti civili;
  • condotta incensurabile;
  • non essere stati dichiarati per tre volte non idonei nel concorso.

Le prove saranno suddivise nel seguente modo:

  • preselettiva: 75 quesiti a risposta multipla su argomenti di diritto civile, processuale civile, tributario, processuale tributario e commerciale;
  • scritto: svolgimento di due elaborati a scelta tra i tre indicati. I titoli vengono individuati tramite sorteggio effettuato nell’imminenza della prova;
  • orale: su materie quali diritto tributario, processuale tributario, civile, penale, costituzionale, amministrativo, commerciale e dell’Unione europea. E ancora contabilità aziendale, bilancio, elementi di informatica giuridica, lingua straniera.

Occorre fare alcune precisazione sulle ammissioni alle varie prove in esame:

  • prove scritte: ammesso un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a concorso;
  • preliminare: esonerati magistrati ordinari, militari, amministrativi e contabili, avvocati dello Stato e candidati diversamente abili all’80%. Questi soggetti sono ammessi direttamente all’orale;
  • prova orale: ammessi i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a diciotto trentesimi in ciascun elaborato della prova scritta.

Prova preselettiva

Per gli aspiranti giudici tributari, il primo ostacolo nel processo di selezione è la prova preselettiva, che determina chi avanzerà alla fase successiva: un totale di 438 candidati, il triplo dei posti disponibili, basato sul numero totale di partecipanti.

La prova consiste nel rispondere a 75 domande a scelta multipla in un tempo massimo di un’ora. Ogni domanda offre quattro possibili risposte, ma solo una è corretta.

I quesiti sono distribuiti equamente tra cinque materie giuridiche: diritto civile (nr 15), diritto processuale civile (nr 15), diritto tributario (nr 15), diritto processuale tributario (nr 15) e diritto commerciale (nr 15). 

Sono esentati dalla prova preselettiva alcuni gruppi specifici, tra cui i giudici tributari già inseriti nel ruolo unico, i magistrati di varie categorie (ordinari, militari, amministrativi, contabili), i procuratori e gli avvocati dello Stato. Anche i candidati con disabilità attestata al 80% o più sono esentati, in conformità con la normativa vigente (Legge n. 104 del 5/02/1992, art. 20 comma 2-bis).

L’importanza della giustizia tributaria

Quando parliamo di giustizia tributaria ci riferiamo al diritto tributario in quanti “insieme di mezzi che l’ordinamento giuridico predispone a tutela delle situazioni giuridiche dei soggetti nei confronti delle pubbliche amministrazioni impositrici di prestazioni tributarie”.
 
A loro volta, le corti di Giustizia Tributaria sono organi giurisdizionali denominati e competenti che hanno il compito di giudicare controversie in materia tributaria.
 
L’ordinamento giuridico predispone alcuni mezzi nella tutela dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni dotate di potere di imposizione in campo tributario:
  • Dipartimento Finanze;
  • Giudici Tributari;
  • Commissioni tributarie;
  • contribuenti persone fisiche e giuridiche, dipendenti di enti o società;
  • Agenzie fiscali ed Ente impositore.
In base alla Costituzione, tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.  È compito dell’Amministrazione finanziaria di ripartire in modo progressivo, in base al reddito, il fabbisogno statale, in forma di tributi.
 
Nei vari calcoli è possibile però si presentino errori e/o imprecisioni che il contribuente ha il diritto di contestare. Nel concreto è possibile far quindi ricorso in primo grado di giudizio, presso la Commissione tributaria regionale di competenza.
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