Commercialista: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo
La figura professionale del commercialista offre servizi di consulenza in ambito economico, commerciale, finanziario e tributario. Lavora sia per privati sia per enti ed imprese.
Cerchiamo di analizzare al meglio!
Chi è e cosa fa il commercialista
Il commercialista, anche detto dottore commercialista, si occupa di varie attività in ambito commerciale, societario, fiscale e così via. Si occupa anche, come vedremo meglio in seguito di altre mansioni. Ad esempio contabilità, bilanci, dichiarazione dei redditi, perizie e revisioni amministrative.
Quella del commercialista è quindi una figura a tutto tondo. Negli anni, grazie all’evoluzione tecnologica, alcuni compiti son stati velocizzati. Resta ad ogni modo un lavoro molto complesso. É dunque necessario acquisire, tramite il percorso di studi, delle specifiche competenze.
Le mansioni principali di cui si deve occupare un professionista in campo sono:
- gestione della contabilità;
- consulenza sulla situazione fiscale e tributaria in base alle norme vigenti;
- predisposizione, valutazione e revisione del bilancio;
- adempimento agli obblighi di legge;
- dichiarazione dei redditi;
- gestione di operazioni fiscali e previdenziali;
- rapporto con Agenzia delle Entrate;
- individuazione delle soluzioni fiscali più vantaggiose per tutelare il patrimonio;
- rappresentanza del cliente presso organi di giurisdizione tributaria;
- liquidazione di società, attività e singoli beni in qualità di curatore fallimentare.
Ogni attività svolta è in tutela del cliente, privato o ente che sia. Difenderne quindi gli interessi è quindi la funzione basica.
Percorso formativo
Per poter diventare commercialista è innanzitutto necessario conseguire una laurea in materie economiche.
Nello specifico, dal 1 gennaio 2008, per poter entrare a far parte del registro degli aspiranti dottori commercialisti (sezione A) è necessario aver ottenuto una laurea presso:
- Scienze Economiche Aziendali laurea magistrale;
- Economia e Commercio vecchio ordinamento;
- Scienze Economiche laurea specialistica;
- Finanza o Scienze economico- aziendali;
- Scienze dell’Economia laurea magistrale.
Attraverso questi percorsi di studi è infatti possibile acquisire conoscenze in:
- contabilità e analisi del bilancio;
- diritto societario e fallimentare;
- ragioneria;
- diritto commerciale e del lavoro;
- legislazione tributaria e fiscale;
- revisione legale dei conti;
- procedure di registrazione di documenti contabili;
- competenza analitiche, matematiche e tecnologiche.
Una volta conseguita la laurea magistrale la situazione varia in base al Paese in cui si è ottenuto il titolo. Ad oggi in Italia è obbligatorio fare un tirocinio, superare l’esame di Stato ed iscriversi all’Albo dei Professionisti (l’Ordine dei Dottori Commerciali ed Esperti Contabili).
Il commercialista deve inoltre tenere fede al codice deontologico, e rispettare principi e doveri imposti dalla professione.
Praticantato ed Esame di Stato
Una volta terminato il percorso di formazione è necessario proseguire la formazione con un praticantato, anche detto tirocinio formativo. Il periodo di durata devi equivalere a 18 mesi. Lo studio presso cui si svolge deve essere di un professionista nell’ambito da almeno 5 anni. Il praticante commercialista non ha il diritto di essere retribuito con stipendio, ma solo eventualmente con rimborso spese.
Sul libretto del praticante vengono riportati tutti gli argomenti trattati durante lo stage. Il Consiglio dell’Ordine ha la libertà di convocare il singolo per verificare che gli argomenti trattati siano stati appresi.
Il tirocinio si può svolgere anche durante il periodo di formazione, purché sia magistrale.
L’Esame di Stato consta invece di due prove scritte, una pratica e una orale. Nello specifico:
- prima prova scritta: domande su materie di ragioneria, revisione aziendale, tecnica industriale, professionale, commerciale e bancaria, finanza aziendale e tecnica professionale;
- seconda prova scritta: domande su materie di diritto commerciale, privato; fallimentare, tributario, processuale civile, previdenza sociale e diritto del lavoro;
- prova pratica: stesura di atti in ambito di contenzioso tributario;
- orale: domande relative alle prove precedenti, basi di informatica, matematica, statistica, politica economica, deontologia professionale.
Dopo aver superato l’Esame di Stato non si è ancora commercialisti. L’ultimo step per essere abilitati alla carriera di è infatti l’iscrizione all’Albo Professionale.
L’obbligo della formazione professionale continua per tutti i professionisti iscritti ad un Albo. Anche i commercialisti non son esenti e hanno fatto il dovere di tenersi aggiornati tramite corsi di aggiornamento. Esiste l’obbligo di ottenimento da un minimo di 20 a un massimo 90 crediti per ogni triennio di esercizio della professione.
Sbocchi lavorativi
Per poter esercitare in quanto professionista è necessario aprire la Partita Iva con dei specifici codici Ateco. Quello del commercialista è 692011 Servizi forniti da dottori commercialisti (sezione A). La classe previdenziale di riferimento risulta invece essere la Cassa Nazionale di Assistenza e Previdenza dei Dottori Commerciali.
La carriera di questa figura professionale inizia con un praticantato. Lavorare a fianco di commercialisti esperti aiuta a consolidare le proprie conoscenze e ad accrescere l’esperienza. Si inizia con il supporto in gestione di obblighi amministrativi per poi passare a compiti sempre più complessi.
Una volta concluso il periodo di tirocinio, è necessario superare l’esame di stato ed iscriversi all’Albo di riferimento.
Il commercialista risulta essere un libero professionista. Può lavorare:
- in uno studio privato o di associati;
- essere dipendente aziendale o presso enti privati;
- far parte della Pubblica Amministrazione.
Il commercialista può inoltre sia lavorare dall’ufficio e ricevere clienti, sia recarsi egli stesso dai singoli. Gli orari seguiti sono per lo più i tradizionali.
Tale professione è sicuramente indicata per profili psicologici estremamente precisi ed ordinati. Il forte interesse per materie quali contabilità, legislazione fiscale e ambito commerciale è fondamentale. Il salario è altamente competitivo e assicura una condizione di vita eccellente.
Nel caso in cui il soggetto decida di ottenere solo la Laurea Triennale, non è di certo possibile accedere alla carriera di commercialista. Si può però diventare Esperto Contabile che, a differenza del commercialista, non può:
- rappresentare i clienti presso le commissioni;
- trasferire quote di società;
- svolgere compiti da revisore contabile.
Anche in questo caso è necessario sostenere l’esame di stato e iscriversi al rispettivo Albo.