Intelligenza Artificiale: l'impatto sulla digital economy
Il modello economico della globalizzazione è stato oggetto di molte critiche, che si sono inasprite soprattutto negli ultimi anni. Questo perché tale modello porta con sé delle criticità innegabili. Recentemente, in effetti, anche a causa dei recenti ma profondissimi cambiamenti dell’economia, sono stati evidenziati tutti i punti critici legati alla globalizzazione. E di certo l’avvento dell’Intelligenza Artificiale non ha fatto altro che mettere ancor di più in mostra le carenze di questo modello economico.
I rischi più criticati di recente sono soprattutto quelli legati alla decentralizzazione delle strutture produttive. Ma non solo: a questi si aggiungono le problematiche relative alle materie prime. Queste, molto spesso, vengono offerte esclusivamente da alcuni Stati, generando una sorta di dipendenza da questi Paesi.
Le conseguenze sono disastrose, perché interi settori, come qullo dell’elettronica o quello farmaceutico, dipendono da materiali che sono disponibili solo in pochi Paesi. Una situazione che rende tali imprese vulnerabili a interruzioni dell’approvvigionamento.
Ma come si inserisce, all’interno di questo particolare contesto, l’Intelligenza Artificiale? Lo scopriremo insieme, analizzando l’impatto che l’AI ha sull’economia e come le automazioni stanno plasmando la cosiddetta Digital Economy.
Il problema della sicurezza
Per comprendere nel dettaglio l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul modello economico della globalizzazione, dobbiamo analizzare nel dettaglio le criticità che abbiamo accennato in apertura.
La globalizzazione ha portato alla diffusione della produzione in tutto il mondo. Di fatto, le imprese si spostano in tutti quei Paesi dove i costi produttivi sono inferiori.
Questa particolare tendenza, però, non solo ha reso le catene di approvvigionamento più complicate, ma ha anche aumentato la vulnerabilità e i rischi. Non a caso, le imprese produttive ad oggi si trovano a dover affrontare nuovi problemi di sicurezza.
Sicurezza che è ovviamente divenuta un fattore importantissimo, a discapito di altri fattori un tempo maggiormente privilegiati, come l’efficienza.
In questa complessa situazione, inoltre, le imprese di produzione hanno dovuto obbligatoriamente riconsiderare i propri rapporti con i fornitori e i partner commerciali. Nel tentativo di arginare le nuove criticità, ad esempio, è stato fondamentale diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza da pochi fornitori.
Si potrebbe dunque pensare, erroneamente, che sia attualmente in atto una sorta di deglobalizzazione. Ovviamente non possiamo estremizzare in questo modo, ma appare comunque chiaro come la situazione stia cambiando.
Possiamo più che altro parlare di un nuovo processo in atto, che si concretizzerà con una transizione a nuovi modelli di business. Una transizione che però non implica la rinuncia a tutti i benefici della globalizzazione, ma che dovrebbe condurre ad un riequilibrio tra i benefici e i rischi.
La reazione delle aziende ai rischi della globalizzazione
Una cosa appare certa: a causa dei rischi della globalizzazione, le aziende hanno necessariamente dovuto modificare i propri modelli di business. Come vedremo, l’Intelligenza Artificiale gioca un ruolo significativo in queste modifiche, la cui principali sono:
- cambiamento delle consuetudini di stoccaggio: al fine di evitare la penuria di materie prime, le imprese stanno aumentando le scorte di beni essenziali per ridurre il rischio di interruzioni dell’approvvigionamento. Questo significa abbandonare la pratica del “just-in-time“, che prevede di produrre o acquistare solo la quantità di beni necessaria per soddisfare la domanda immediata.
- diversificazione dei fornitori: diversificando le proprie fonti di approvvigionamento, le aziende possono ridurre la dipendenza da pochi fornitori.
- regionalizzazione delle relazioni: le aziende produttive imprese stanno spostando la propria produzione e distribuzione verso regioni geografiche più vicine, come l’Europa o l’Asia. Il che vuol dire ridurre la distanza tra i luoghi di produzione e di consumo, e quindi la vulnerabilità alle interruzioni dell’approvvigionamento.
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale e la nuova Digital Economy
Ed è proprio in questo scenario di cambiamento che si inserisce l’Intelligenza Artificiale. La delocalizzazione delle aziende produttive ha reso necessario l’instaurarsi di quella che possiamo definite come una vera e propria economia digitale, la Digital Economy per l’appunto. Un modello economico in cui i dati sono indispensabili perché le imprese riescano a garantirsi la competitività.
E tuttavia, sappiamo benissimo che spesso i dati necessari sono non solo eccessivamente numerosi, ma anche complessi da elaborare con i classici strumenti.
Per questo, l’Intelligenza Artificiale è oggi fondamentale, in quanto in grado di elaborare una enorme mole di dati in tempi molto brevi.
L’utilizzo dell’AI nella Funzione Acquisti
In contesto di un’impresa produttiva, l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale ha un ruolo fondamentale in quella che viene definita come Funzione Acquisti. Detta anche Funzione approvvigionamenti, è quell’area che è atta a garantire l’approvvigionamento di prodotti, servizi e beni necessari per la produzione.
In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale rappresenta una funzione fondamentale non solo perché in grado di elaborare dati, come abbiamo detto, ma anche perché i dati elaborati serviranno poi a migliorare le decisioni d’acquisto.
In concreto l’AI può ad esempio essere utilizzata per identificare nuovi fornitori potenziali. Inoltre, è utile per monitorare e identificare i potenziali rischi di interruzione dell’approvvigionamento.
L’intelligenza Artificiale ha un ruolo anche nell’analisi dei dati di spesa e nello sviluppo di strategie di acquisto. Inoltre, l’AI trova posto anche nell’ambito della Funzione Acquisti per automatizzare tutte le attività ripetitive. Non è un caso, in effetti, che i grandi business utilizzino già da tempo l’Intelligenza Artificiale per attività quali quelle legate alla fatturazione o per gestire in automatico gli ordini.
L’Intelligenza Artificiale nella risoluzione delle problematiche legate al budget
Inoltre, l’AI può essere sfruttata nel tentativo di porre di rimedio ad eventuali problematiche legate al budget. Com’è noto, l’attuale economia è dominata dall’inflazione in crescita. In quest’ottica, l’Intelligenza Artificiale può fornire un sostegno innegabile.
Per le aziende non sempre è facile riuscire a contenere i costi, anche in ragione dell’inflazione. In questo contesto, però, l’IA può essere utilizzata per analizzare i dati di approvvigionamento e per identificare opportunità di risparmio. Questo può aiutare nel contenimento dei costi, senza però danneggiare le esigenze di produzione.
Questo campo applicativo dell’Intelligenza Artificiale nella Digital Economy, comunque, non è ancora stato esplorato nei dettagli. Questi perché si basa principalmente sulla cosiddetta AI generativa, che è una tecnologia ancora in fase di sviluppo.
Non possiamo dunque conoscere a priori l’impatto che l’AI generativa avrà sull’economia globale e sul settore degli approvvigionamenti. Una cosa, però, è certa: poter interrogare l’Intelligenza Artificiale con un linguaggio naturale, ottenendo risposte complesse e più accurate rispetto a quelle fornite dai sistemi tradizionali, rivoluzionerà radicalmente il mondo dell’economia.