Classificazione energetica: cos’è, come funziona e perché è importante
Se vuoi acquistare un appartamento o mettere in vendita una casa, conoscerne la classificazione energetica è importantissimo. Si tratta infatti di un dato che potrebbe influenzare enormemente non solo il prezzo di vendita (o di affitto) di un immobile, ma anche il comfort abitativo. In questa guida analizzeremo nei dettagli le classi energetiche previste nel nostro Paese, da cosa dipendono e come si calcolano.
Classificazione energetica: una definizione
Quando si parla di classificazione energetica o di classe energetica di un immobile, intendiamo la valutazione che permette di comprendere la sua efficienza in termini di consumi.
Nel nostro Paese, per la classificazione energetica si tiene come riferimento quella vigente in Europa. Andremo ad approfondire le varie classi energetiche successivamente: per ora, ci limiteremo a dire che, molto spesso, queste vengono indicate con una lettera dell’alfabeto.
Le classi energetiche
Come abbiamo anticipato, la classificazione energetica suddivide gli immobili per indicare l’efficienza dei consumi.
La suddivisione utilizza le lettere dell’alfabeto: fino al 2015, nel nostro Paese era in vigore una classificazione che prevedeva 7 classi, dalla A (la più efficiente) alla G.
Questo sistema è stato successivamente aggiornato.
Nuova classificazione energetica
Ad oggi è in vigore la nuova classificazione energetica, che supera le sette classi previste in precedenza. Infatti, la classe A è stata suddivisa in più sottoclassi, contraddistinte da un numero differente. Inoltre, ogni classe viene contraddistinta da un preciso consumo energetico.
Si tiene cioè conto dell’Epgl, ossia l’indice di prestazione energetica globale.
Dal 1° ottobre 2015, la classificazione energetica in vigore nel nostro Paese prevede le seguenti classi:
- A4: consumo minore o uguale a 0,40 EPgl
- A3: consumo tra 0,40 e 0,60 Epgl
- A2: consumo tra 0,60 EPgl e 0,80 EPgl
- A1: consumo tra EPgl e 1,00 EPgl
- B: consumo tra 1,00 EPgl e 1,20 Epgl
- C: consumo tra 1,20 EPgl e 1,50 EPgl
- D: consumo tra 1,50 EPgl e 2,00 EPgl
- E: consumo tra 2,00 EPgl e 2,60 EPgl
- F: consumo tra 2,60 EPgl e 3,50 EPgl
- G: consumo maggiore di 3,50 EPgl.
Quali fattori influenzano i consumi
Per la classificazione energetica e il calcolo della relativa classe, si tengono in considerazione diverse caratteristiche della casa.
Innanzitutto, l’isolamento termico.
Un edificio ben isolato può mantenere la casa fresca in estate, impendendo l’accesso al caldo, e calda in inverno, evitando la fuoriuscita di calore e l’ingresso di spifferi. Un immobile che possiede il cappotto termico o infissi adeguati avrà un isolamento termico migliore.
Anche impianti di climatizzazione efficienti migliorano la classe energetica dell’immobile.
Altro aspetto che viene valutato e che può influenzare enormemente i consumi riguarda l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. In altre parole, la presenza di impianti fotovoltaici o che fonti di energia green migliorano la classificazione energetica.
Infine, aspetti come l’illuminazione, la produzione di acqua calda sanitaria e la presenza di sistemi di trasporto (come gli ascensori) vengono considerati per determinare la classe energetica.
Classificazione energetica casa, perché è importante?
La classificazione energetica casa è un aspetto fondamentale da considerare, soprattutto per chi acquista casa. Ed è ovviamente importante anche per chi dovrà abitare un immobile.
Innanzitutto, una classe energetica migliore aumenta il valore di mercato dell’immobile. Infatti, una casa di classe A o B, essendo efficiente a livello di consumi, permetterà di pagare bollette più basse. Di conseguenza, un immobile del genere attrae più potenziali clienti se messo in vendita, e potrà essere venduto a un prezzo maggiore.
I benefici di una migliore classificazione energetica sono anche ambientali. Una casa ad elevata efficienza energetica, infatti, è più sostenibile in quanto evita gli sprechi energetici. Avrà anche un minor impatto sull’ambiente: spesso le case di classe A sono alimentate con fonti di energia pulite.
Infine, e questo è un aspetto fondamentale, chi abita una casa con classificazione energetica elevata può contare su un maggiore comfort. Questi immobili vantano un ottimo isolamento termico: l’abitazione sarà fresca in estate e calda in inverno.
Classificazione energetica immobili: cos’è l’APE
Quando si parla di classificazione energetica immobili, è bene ricordare poi che, nel nostro Paese, per la compravendita di case è obbligatorio possedere l’APE. Il documento, inoltre, è necessario anche per le locazioni.
Con questo termine si indica il documento ufficiale che contiene l’esatta classe energetica dell’immobile.
Il documento, comunque, non contiene solamente indicazioni sugli effettivi consumi. Riporta anche dei consigli per migliorare la classe energetica dell’immobile al quale si riferisce.
Come si richiede l’APE
Per poter mettere in vendita o in affitto una casa, quindi, è necessario richiedere l’APE che riporti la classificazione energetica.
Il documento va richiesto a un certificatore energetico abilitato. Della certificazione, di solito, si occupano geometri e ingegneri specializzati, che sono in grado di valutare l’efficienza energetica e, di conseguenza, l’esatta classe energetica della casa.
Una volta rilasciato, il documento dura 10 anni e vale su tutto il territorio nazionale. Ovviamente, qualora vengano effettuate modifiche all’immobile che abbiano impatto sui consumi, l’APE andrà aggiornato.
Solo in questo modo si potrà valutare l’eventuale miglioramento (o peggioramento) della classe energetica.
Calcolo classificazione energetica: la formula da usare
Per poter redigere l’attestazione APE e individuare la classe dell’immobile, il professionista effettuerà il calcolo classificazione energetica.
Nel calcolo, dovrà tenere conto di tutti i parametri che possono modificare la classe energetica della casa. Verranno cioè valutati:
- impianti di climatizzazione invernale ed estiva (EPH,nren ed EPC,nren)
- ventilazione (EPV,nren)
- produzione di acqua calda sanitaria (EPW,nren)
- illuminazione (EPL,nren)
- ascensori, montacarichi o altri sistemi di trasporto (EPT,nren).
Per il calcolo, la formula base dalla quale partire è la seguente:
EPgl,nren = EPH,nren + EPC,nren + EPW,nren + EPV,nren + EPL,nren + EPT,nren.
Ricordiamo però che la classificazione energetica dipende anche dai consumi sulla base delle dimensioni dell’immobile, oltre che degli infissi, della presenza di fonti di energia rinnovabile e della qualità dei materiali usati.
È facile capire che non si tratta di un calcolo semplice: per questo, l’APE va richiesto a professionisti qualificati.