Costruzione di una carriera nell'IA: competenze chiave da sviluppare
In epoca contemporanea, singoli ed aziende dovrebbero concentrare le loro forze nella costruzione di una carriera nell’IA. Accogliere le potenzialità di questa tecnologia e abbinarle alle capacità umane è infatti fondamentale.
Scopriamo insieme quali sono le competenze necessarie per lavorare con l’intelligenza artificiale.
Indice
Carriera nell’IA: competenze da implementare
Ad oggi solo il 20% delle aziende sta investendo in progetti formativi per potenziare le competenze necessarie per lavorare e fare carriera nell’IA.
Gli ambiti di applicazione del nuovo paradigma dell’intelligenza artificiale riguardano molte funzioni presenti nell’azienda.
Tra queste le principali sono:
- robotica industriale;
- gestione automatizzata dei magazzini;
- manutenzione predittiva;
- office automation;
- assistenza virtuali nelle chat bot.
L’integrazione delle nuove tecnologie in azienda può condurre ad una profonda trasformazione del mondo del lavoro.
D’altro lato è necessario anche focalizzarsi su alcune competenze umane da implementare per interagire con l’intelligenza artificiale nei diversi processi aziendali. Tra queste soprattutto:
- pensiero critico;
- intelligenza emotiva;
- collaborazione;
- adattabilità;
- creatività.
Il connubio uomo/macchina è potenzialmente vincente e molto più performante rispetto al fattore umano preso singolarmente. È anche vero però che non genera ma rielabora i dati che subiscono i bias cognitivi che esseri umani hanno fornito. Considerando poi un certo grado di prevedibilità, il ruolo delle competenze umane è fondamentale per mantenere il controllo e decodificare al meglio.
La creatività umana serve infatti a superare e supportare i limiti dell’AI. I principali sono la mancanza di:
- intelligenza emotiva;
- comprensione del contesto;
- generazione di nuove idee;
- identificazione di soluzioni innovative a problemi complessi.
L’importanza della formazione continua
Come abbiamo visto insieme, alcune competenze non sono trasferibili da un essere umano all’intelligenza artificiale. Si rischierebbe anzi di generare soluzioni o risposte standardizzate poco utili. Tramite la collaborazione con l’IA si possono invece migliorare efficienza e produttività.
Per affrontare le sfide contemporanee è necessario trovare un equilibrio tra il fattore umano e l’intelligenza artificiale.
Le aziende devono essere in grado di formare i collaboratori per gestire al meglio le potenzialità dell’AI e costruire contesti di apprendimento continuo.
I singoli devono invece rafforzare alcune skills che permettono di allinearsi alle innovazioni aziendali e alle richieste del mercato. E per farlo sviluppare senso di responsabilità, abitudine e attitudine al self-learning.
La formazione svolge quindi una funzione essenziale per l‘impiegabilità delle persone e la competitività generale delle imprese. Ed è necessario puntare sia su competenze tecniche che soft skill. Ad oggi le competenze trasversali sono fondamentali quanto quelle tecniche. Infatti se l’intelligenza è artificiale, le skills per farla funzionare al meglio sono umane. Inoltre, il pensiero critico è fondamentale per comprendere le limitazioni dell’AI e saper identificare implicazioni etiche e sociali.
Pensiero critico, adattabilità e creatività si costruiscono quindi attraverso l’apprendimento continuo e diversificato. Il segreto è essere open-minded, curiosi e desiderosi di imparare.
Opportunità di carriera nell’IA
In epoca contemporanea, i professionisti specializzati in Intelligenza Artificiale sono quella più in crescita, soprattutto Stati Uniti. Negli ultimi quattro anni, la richiesta è aumentata di circa il 74%.
Ad oggi, le aziende investono nell’AI oggi non per fare ricerca pura ma per ottenere risultati di business. È quindi evidente che un team di esperti di AI non possa lavorare da solo per portare questi risultati. Per portare un reale valore all’azienda è necessario creare dei ponti tra il team di AI e il business.
Ed è proprio nella creazione di questi ponti che si creano nuove opportunità di carriera. Le principali sono:
- facilitatore dell’integrazione dell’AI nel business. Il bisogno evidente: facilitare l’integrazione dell’AI connettendo chi ha delle sfide da risolvere con chi può usare l’AI per farlo. Queste nuove figure professionali sono caratterizzate dal possesso di background di business e vasta conoscenza operativa dell’AI;
- evoluzione della propria professione per lavorare con l’AI. Ad esempio un UX designer che deve progettare l’esperienza utente di un prodotto che usa l’intelligenza artificiale. È impossibile lavorare senza capire come vengono raccolti i dati, e come gli algoritmi impattano l’esperienza dell’utente;
- marketers: è necessario che comprendano come gli algoritmi impattano le campagne pubblicitarie e i processi dell’AI per gestire progetti.
Intelligenza artificiale: evoluzione o rivoluzione?
Più che una rivoluzione, è necessario guardare la carriera nell’IA come un’evoluzione. Aggiungendo competenze è infatti possibile trasformarsi in professionisti evoluti con nuove competenze ed opportunità lavorative.
Come abbiamo visto, l’evoluzione contemporanea è molto rapida e crea grandi opportunità a chi coglie l’attimo.
Diventa quindi fondamentale:
- investire nella propria formazione per costruirsi una conoscenza operativa dell’AI. Conoscere quindi i concetti essenziali in ambito intelligenza artificiale. Com’è fatto un progetto, come i dati influenzano i modelli, come valutare se un algoritmo può portare risultati al business o meno. Tutte queste competenze possono essere acquisite da chiunque con facilità senza dover stravolgere la propria formazione;
- riuscire ad esporsi il più possibile ai progetti di IA già presenti in azienda. Collaborando attivamente a progetti si può acquisire l’esperienza necessaria per mettere in pratica le proprie conoscenze e trovare il proprio ruolo in una fase di trasformazione;
- riuscire a tenersi costantemente aggiornati. Il mondo dell’intelligenza artificiale è in continua evoluzione. E tale mutamento è così rapido che possono nascere nuove opportunità lavorative in ogni azienda.
In conclusione, l’intelligenza artificiale è un processo evolutivi inarrestabili e ineludibile. Ad oggi ciò che serve sono professionisti evoluti con le capacità e il mindset giusti per riconoscerle.
Scopri le nostre certificazioni