Cardiochirurgia: cosa sapere per superare il concorso SSM
La cardiochirurgia è una branca della chirurgia che si occupa del benessere del nostro organo più importante: il cuore.
Diventare cardiochirurgo richiede passione, sacrificio e una grande dose di coraggio. Coloro che intraprendono questa strada non dovranno solo fare i conti con un percorso universitario complesso, ma una volta ottenuto il tanto agognato pezzo di carta, dovranno superare il concorso presso una Scuola di Specializzazione in Medicina.
In questo articolo riceverai tutte le informazioni utili per prepararti a questo esame e darò una risposta a domande del tipo:
- come funziona la specializzazione in cardiochirurgia?
- cosa fa il cardiochirurgo?
- dove fare le simulazioni ssm miur?
- quanto guadagna in media un cardiochirurgo?
Dopo questa breve premessa non ci resta che partire! Cominciamo subito!
Cardiochirurgia: cos’è
La cardiochirurgia si occupa delle persone affette da malformazioni o problemi cardiovascolari che necessitano di un trattamento chirurgico.
Il cardiochirurgo effettua interventi su cuore e vasi sanguigni al fine di porre rimedio a tutte quelle patologie che non possono essere curate attraverso terapie farmacologiche.
Questo medico chirurgo può effettuare diversi tipi di interventi sia a cuore aperto, che meno invasivi, a seconda del caso specifico. Inoltre, il cardiochirurgo è colui che si occupa delle operazioni più delicate e complesse come i trapianti di cuore.
Fra le patologie e condizioni trattate troviamo:
- cardiopatie congenite;
- aneurismi;
- aritmie;
- cardiomiopatie;
- valvulopatie e molte altre problematiche.
Le procedure più utilizzate oltre al trapianto di cuore, invece sono:
- bypass coronarico;
- aterectomia;
- ablazione con radiofrequenza;
- impianto di stent;
- cardiomioplastica;
- impianto di pacemaker o altri sistemi.
Concorso specializzazione medicina: info utili
L’accesso dei neolaureati alle scuole di specializzazione in campo sanitario è a numero programmato. Per essere ammessi occorre essere in possesso di un titolo di laurea, conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione entro la data di inizio delle attività didattiche e superare il concorso nazionale che bandisce il MIUR ogni anno.
La modalità di ammissione avviene per titoli (CV, voto di laurea, esami…) e sulla base dell’esito della prova da sostenere.
Come ogni anno, la prova sarà costituita da 140 quesiti a risposta multipla da svolgere in 210 minuti. Per quanto riguarda cardiochirurgia, cardiologia e chirurgia vascolare, saranno presenti 18 domande totali.
Il punteggio massimo che si può ottenere col test è di 147 punti. Il numero di borse disponibili è uguale al 2021 e nella graduatoria finale chi avrà raggiunto un voto più alto tra test e titoli avrà una maggiore possibilità di scegliere la scuola di specializzazione che preferisce.
Il punteggio minimo medio per poter entrare in una scuola di specializzazione nell’ambito cardiochirurgico è di 66,53, ma questo è solo un dato indicativo, ogni scuola avrà un punteggio differente e un numero di posti e borse variabile.
Una volta terminato il percorso di specializzazione, si potrà accedere al tirocinio di praticantato da sostenere presso policlinici universitari, aziende ospedaliere, ASL o ambulatori convenzionati con il SSN. Questo tirocinio dura solitamente 6 mesi e viene considerato superato dopo aver sostenuto una prova finale scritta.
Quali sono le migliori scuole di specializzazione di cardiochirurgia?
Tra le università migliori per potersi specializzare spiccano senza dubbio l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Bologna, l’Università di Padova e l’Università di Milano, oltre a queste ci sono molti altri atenei all’altezza in cui specializzarsi e ottenere le basi per avviare una brillante carriera.
Simulazioni test SSM
- 140 domande a risposta multipla;
- 1 sola risposta corretta;
- 1 punto per risposta corretta;
- 0 punti per risposta non data;
- -0,25 per risposta errata;
- 210 minuti di tempo a disposizione.
La professione del cardiochirurgo
- ospedali, cliniche e ambulatori pubblici o provati;
- ricerca scientifica;
- sedi universitarie (in qualità di docente);
- associazioni umanitarie (ad es. Medici senza frontiere);
- esercito o forze armate.