Riapertura delle domande per il "bonus mamme lavoratrici" settore pubblico
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha annunciato l’apertura delle domande online per l’esonero contributivo fino a 3.000 Euro a favore delle lavoratrici madri impiegate nel mondo della scuola.
L’agevolazione, introdotta nel 2024 attraverso la Legge di Bilancio, ha come obiettivo il supporto alle donne che conciliano il lavoro con la maternità.
La novità della Legge di Bilancio 2024
La Legge di Bilancio ha istituito il “bonus mamme lavoratrici“, il quale mette a disposizione alle lavoratrici madri un’esenzione dalla contribuzione previdenziale fino a un massimo di 3.000 euro all’anno. Questo importante provvedimento, sottolineato negli articoli da 180 a 182 della Legge n. 213/2013, offre un supporto concreto alle madri impiegate nel settore pubblico.
Al fine di agevolare le lavoratrici madri del settore scolastico nell’accesso a questa agevolazione, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso disponibile una funzione digitale dedicata. Questo strumento semplifica il processo di presentazione delle domande, permettendo alle lavoratrici madri di inviare le istanze in modo agevole e rapido.
Le novità della riapertura delle domande
Con la nota n. 3023 del 22 aprile 2024, il Ministero dell’Istruzione ha ufficializzato la riapertura delle funzioni per la presentazione delle istanze di accesso al bonus mamme lavoratrici, garantendo un esonero contributivo fino a 3.000 euro. Questo bonus è destinato alle lavoratrici madri con contratto a tempo indeterminato nel settore pubblico, rappresentando un sostegno concreto per le famiglie.
Il bonus è disponibile per un determinato periodo di tempo.
- Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, alle madri con tre figli o più, di cui il più giovane ha meno di 18 anni
- Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, alle madri con due figli, di cui il più giovane ha meno di 10 anni
Questi requisiti devono essere soddisfatti dalle lavoratrici madri con contratto a tempo indeterminato. È importante notare che il requisito di essere madre di due o più figli è considerato valido al momento della nascita del secondo figlio e rimane invariato anche in caso di decesso di uno dei figli successivamente.
Come fare domanda al bonus mamme lavoratrici
Per accedere al bonus mamme lavoratrici, le donne interessate devono effettuare l’accesso all’area riservata del portale web del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Da lì, selezioneranno il servizio “Decontribuzione di maternità” e inseriranno i dati anagrafici dei figli, fino a un massimo di tre. L’autenticazione al portale può essere effettuata tramite SPID, CIE o eIDAS.
In caso di lavoratrici madri con più di tre figli, è necessario includere tra i figli comunicati il codice fiscale del figlio più giovane.
Le lavoratrici madri idonee riceveranno il bonus direttamente nella busta paga, con un importo massimo fino a 250 euro lordi al mese, pari a un totale di 3.000 euro annui. Questo importo è calcolato in base alla retribuzione annua della lavoratrice. Inoltre, con la busta paga di maggio 2024, saranno corrisposti gli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio dello stesso anno.
Comunicato stampa di MIUR sul bonus mamme lavoratrici
Di seguito il comunicato stampa ufficiale di MIUR dedicato al bonus mamme lavoratrici:
“Da domani le lavoratrici madri della scuola possono presentare la domanda online per l’esonero contributivo sino a 3.000 euro
La legge di bilancio 2024 ha introdotto a favore delle lavoratrici madri una misura (c.d. “bonus mamme lavoratrici”) che consente un esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3000 euro annui (art.1 commi da 180 a 182 della L. n. 213/2013).
Al fine di agevolare l’applicazione di questa importante novità nel mondo della scuola il Ministero dell’Istruzione e del Merito mette a disposizione del personale una funzione digitale dedicata mediante la quale le lavoratrici madri potranno presentare le istanze in maniera semplificata dal 27 marzo sino all’8 aprile 2024.
Questa azione, fortemente voluta dal Ministro Valditara, si inserisce nell’ambito delle iniziative di semplificazione dei processi amministrativi in carico alle segreterie scolastiche e agli uffici del Ministero: “Questa misura rappresenta una importante semplificazione che favorisce le donne madri lavoratrici, nell’ottica di una sempre presente attenzione nei confronti del personale della scuola, delle donne e delle famiglie”, ha dichiarato il Ministro.”
Promuovere una cultura aziendale inclusiva
L’implementazione del bonus mamme lavoratrici nella scuola offre vantaggi tangibili alle lavoratrici madri e contribuisce anche a promuovere una cultura aziendale inclusiva e orientata alla famiglia. Questo tipo di sostegno dimostra che l’istruzione non è solo una questione di apprendimento accademico, ma anche di supporto alle esigenze personali e familiari dei dipendenti.
Infatti, creare un ambiente di lavoro che valorizzi e supporti le lavoratrici madri migliora il benessere delle famiglie coinvolte. E può anche aumentare la soddisfazione e la produttività sul posto di lavoro. Investire nelle risorse umane in questo modo crea un circolo virtuoso in cui tutti, inclusi studenti, insegnanti e personale, traggono beneficio da un ambiente di lavoro più sano, equo e inclusivo.