Bonus genitori separati: come funziona e a chi spetta
Il DPCM del 23 agosto 2022 è giunto in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 ottobre 2022: diventa quindi ufficiale il bonus genitori separati.
Si tratta di un sostegno conferito nell’ottica di aiutare le famiglie italiane in difficoltà e ancora alle prese coi disagi economici derivanti dal Covid-19.
La pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale, oltre a confermare la misura, ne ha reso note le modalità di richiesta e i requisiti. Confermati anche gli importi: gli aventi diritto potranno accedere ad un bonus da 800 euro massimi con cadenza mensile.
In questa guida analizzeremo il contenuto del Decreto e scopriremo come funziona il bonus genitori separati, a chi spetta e come si richiede l’agevolazione.
Cos’è il bonus genitori separati
Il bonus genitori separati è la misura annunciata mediate il Decreto Sostegni, di cui però mancava ancora il decreto attuativo e la sua relativa pubblicazione in GU.
L’agevolazione è stata ufficialmente confermata solamente lo scorso 26 ottobre 2022, dopo la relativa pubblicazione del DPCM 23 agosto 2022, che ne stabilisce requisiti e regole normative.
L’esecutivo ha stanziato un fondo da ben 10 milioni di euro per finanziare la misura in questione, destinata alle famiglie. Nello specifico, avranno accesso al bonus genitori separati, come il nome stesso lascia intendere, le famiglie i cui genitori siano divorziati o separati.
Ovviamente, non tutte le famiglie i cui coniugi abbiano optato per la separazione saranno ammesse al beneficio. Possono infatti accedere solamente i genitori con comprovate difficoltà economiche che hanno a che fare con la pandemia di Covid-19.
La misura è infatti nata per aiutare quei genitori che sono tenuti a pagare il mantenimento all’ex coniuge, ma non ne hanno la possibilità in quanto versano in condizione di difficoltà economica.
Si avranno a disposizione, come già accennato, fino a 800 euro mensili per saldare il mantenimento destinato ai figli.
Il sostegno è dunque pensato specificamente per garantire una certa continuità del mantenimento stesso.
Bonus genitori separati: a chi spetta l’agevolazione
Passiamo ora ad analizzare l’esatta platea dei beneficiari del bonus genitori separati. Come già detto, si tratta di una misura pensata per garantire la continuità del mantenimento, anche nel caso in cui il genitore che deve occuparsi dell’assegno mensile abbia difficoltà economiche.
Per vedersi riconosciuto tale bonus, in effetti, è strettamente necessario presentare dei requisiti che hanno a che fare proprio con tali difficoltà. Possono infatti accedere al contributo coloro i quali abbiano dovuto fare i conti con delle difficoltà lavorative a causa della pandemia.
Hanno diritto al bonus genitori separati quei genitori che, per un periodo di almeno 90 giorni, abbiano ridotto, sospeso o cessato la propria attività di lavoro causa Covid-19.
In alternativa, per avere accesso all’agevolazione si può anche attestare una riduzione del reddito percepito pari ad almeno il 30%, rispetto al reddito percepito nel 2019. Anche in questo secondo caso, è necessario che la riduzione del reddito dipenda in qualche modo dalla pandemia.
Al requisito principale, ossia la problematica di tipo economico, si aggiungono anche dei requisiti secondari, ma comunque necessari.
Innanzitutto, è necessario che il genitore che percepirà il contributo mensile sia convivente con il figlio o i figli, minori o portatori di handicap; tale convivenza deve essere già confermata alla data di mancata percezione dell’assegno di mantenimento dovuto dal coniuge.
In merito all’assegno di mantenimento, per avere diritto al bonus genitori separati è necessario attestare una mancata ricezione regolare degli assegni di mantenimento, o una loro ricezione parziale, nel periodo che va dall’8 marzo 2020 fino al 31 marzo 2022.
Infine, chi richiederà accesso al bonus in questione dovrà attestare un reddito che non superi gli 8.147 euro relativamente all’anno in cui gli assegni di mantenimento sono stati ricevuti in parte o non sono stati ricevuti del tutto.
Ulteriori specifiche della misura
La misura volta a garantire una certa continuità nell’assegno di mantenimento, anche in condizioni economiche avverse da parte del genitore che deve versare tale assegno, viene erogata in specifiche condizioni.
Avranno diritto all’importo mensile garantito dal bonus genitori separati coloro che hanno figli minorenni o, qualora maggiorenni, portatori di grave handicap.
I genitori aventi diritto potranno accedere al contributo, su base mensile, nella misura massima di 800 euro al mese.
Ovviamente, il tutto salvo esaurimento prematuro del fondo da 10 milioni di euro stanziato per finanziare il bonus genitori separati.
Come si presenta la domanda per ottenere l’agevolazione
Prima di concludere, cerchiamo di capire come si presenta, con esattezza, la domanda per accedere al bonus genitori separati.
Nonostante il bando sia già stato reso pubblico, la piattaforma per presentare le istanze non è ancora attiva. Si consiglia dunque agli interessati di controllare periodicamente il sito ufficiale del Dipartimento per le politiche della famiglia, dove verranno pubblicati tutti gli aggiornamenti del caso.
Sappiamo già che, per ottenere il bonus genitori separati, l’interessato dovrà indicare in sede di domanda i propri dati personali ed anagrafici, oltre che l’importo dell’assegno di mantenimento e le somme non versate.
La domanda andrà completata inserendo informazioni relative al reddito percepito e relativo all’anno di ricezione mancata o parziale dell’assegno di mantenimento. Andrà anche allagata una dichiarazione in cui si attesta che le problematiche economiche che hanno causato il mancato versamento dell’assegno di mantenimento siano imputabili al Covid.
In ultimo, va indicato anche il conto corrente dove l’importo concesso verrà accreditato su base mensile. Ogni richiedente dovrà anche indicare un indirizzo di posta elettronica (non deve necessariamente essere una PEC) attivo, per poter ricevere eventuali indicazioni.
I controlli di rito sulle dichiarazioni rilasciate in sede di domanda dai potenziali aventi diritto verranno effettuati dall’Agenzia delle Entrate e dal Dipartimento per le politiche della famiglia.