Come chiedere il bonus elettrodomestici 2025
Il decreto attuativo del bonus elettrodomestici 2025 è stato finalmente firmato. Dopo mesi di attesa, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy hanno pubblicato ufficialmente il decreto che stabilisce regole, beneficiari e modalità di fruizione dell’incentivo.
Sono stati inoltre chiariti importi esatti e modalità di richiesta della misura. In questa guida la analizzeremo nei dettagli, scoprendo a chi spetta e come richiedere l’incentivo.
Cos’è il bonus elettrodomestici 2025
Dopo mesi di attesa, è finalmente attivo il bonus elettrodomestici 2025. Il decreto attuativo di MEF e MIMIT è stato pubblicato. Il 3 settembre 2025 il documento ha fatto la sua comparsa ufficiale sul portale del Dipartimento per il Programma di Governo.
Gli interessati attendevano questa pubblicazione da mesi: la misura, infatti, era stata prevista dalla Legge di Bilancio 2025, ma non era ancora operativa.
Come il nome stesso dell’agevolazione lascia intendere, il bonus elettrodomestici 2025 è destinato all’acquisto di grandi elettrodomestici. Si potrà ottenere però solamente se l’elettrodomestico scelto è ad alta efficienza energetica.
Gli interessati potranno ottenere, al momento dell’acquisto di prodotti nuovi di fabbrica, uno sconto in fattura.
Il tutto, previa richiesta di un apposito voucher digitale.
A differenza di altre agevolazioni fiscali, non è una detrazione e non richiede dichiarazioni dei redditi: è un aiuto concreto che riduce la spesa subito, al momento della fattura.
Nelle intenzioni dell’esecutivo, la misura dovrà svolgere due compiti. Innanzitutto, quello di incentivare la competitività delle industrie produttrici italiane e comunitarie.
Il secondo obiettivo, poi, è quello di promuovere l’acquisto di prodotti efficienti dal punto di vista energetico. In questo modo, si orienterà il Paese alla transizione ecologica.
A chi spetta e importi
Per quanto concerne i beneficiari del bonus elettrodomestici 2025, il contributo spetta praticamente a tutti. Possono accedere tutti i cittadini, purché ovviamente rispettino il requisito anagrafico della maggiore età.
Chiunque acquisti un prodotto che rispetta i requisiti normativi (che analizzeremo a breve) potrà richiedere il voucher.
Al momento dell’acquisto del prodotto scelto, si otterrà uno sconto con importo massimo pari al 30% del prezzo del prodotto acquistato. C’è inoltre un limite, fissato a 100 euro per ogni prodotto.
Tuttavia, le famiglie con ISEE sotto i 25.000 euro potranno contare su un limite maggiore, pari a 200 euro per ogni elettrodomestico.
Altra limitazione riguarda il numero di elettrodomestici acquistati con lo sconto del bonus elettrodomestici 2025. Ogni nucleo familiare, infatti, ha diritto ad acquistare solo un elettrodomestico in sconto.
I requisiti dei prodotti acquistati
Per ottenere il bonus elettrodomestici 2025, stando all’Art. 1 commi 107 – 111 del decreto attuativo, sarà necessario prestare attenzione ai prodotti acquistati. Infatti, il contributo verrà garantito solamente nel rispetto di determinati requisiti.
I nuovi elettrodomestici acquistati, innanzitutto, dovranno essere prodotti in Europa. Come abbiamo già anticipato, infatti, tra gli obiettivi del bonus c’è quello di favorire le aziende produttive comunitarie e italiane.
I prodotti scelti, poi, dovranno possedere requisiti di elevata efficienza energetica. È ammesso l’acquisto di forni, lavatrici e lavasciugatrici di classe energetica A (o superiore).
Nel caso di acquisto di lavastoviglie o asciugatrici, la classe energetica deve essere al minimo C.
Per i frigoriferi e i congelatori, invece, la classe minima deve essere la D.
Ammesso inoltre l’acquisto di piani cottura: in questo caso, bisognerà rispettare i limiti previsti dal Regolamento UE 2019/2016.
Il decreto attuativo ha infine indicato un ultimo requisito: la rottamazione obbligatoria. Per ottenere il bonus, infatti, è necessario consegnare un elettrodomestico vecchio della stessa categoria, che verrà smaltito dal venditore secondo le regole RAEE.
Questo vincolo è pensato per stimolare la sostituzione di apparecchi inquinanti e dispendiosi dal punto di vista energetico, riducendo così i consumi e l’impatto ambientale.
I prodotti esclusi
Il bonus elettrodomestici 2025 servirà a garantire lo sconto in fattura nel caso di acquisto di grandi elettrodomestici. I piccoli elettrodomestici, condizionatori e climatizzatori inclusi, non fanno parte dell’elenco dei prodotti agevolabili.
Inoltre, la misura si applica solo a beni nuovi: gli elettrodomestici usati, ricondizionati o rigenerati non rientrano tra quelli agevolabili.
Ricordiamo poi che il bonus non è cumulabile con altre forme di agevolazione per lo stesso acquisto. Ad esempio, non si può utilizzare insieme alle detrazioni IRPEF per ristrutturazioni o ad altri incentivi regionali.
Non è quindi possibile sfruttarlo per il medesimo prodotto insieme al vecchio bonus mobili ed elettrodomestici, che garantisce una detrazione IRPEF.
Come richiedere il bonus elettrodomestici 2025?
In molti si stanno domandando come richiedere il bonus elettrodomestici 2025: la procedura è molto semplice.
Basta presentare domanda tramite una piattaforma informatica gestita da PagoPA, pensata per semplificare al massimo i passaggi.
Dopo l’accesso alla piattaforma tramite SPID, CIE o CNS, l’utente dovrà compilare la richiesta indicando i dati personali, quelli del nucleo familiare e un ISEE aggiornato, qualora si intenda richiedere il voucher con valore massimo.
Se la domanda viene approvata, l’utente riceverà un voucher digitale, che varia dai 100 euro senza ISEE ai 200 euro con ISEE entro i 25.000 euro
Una volta ottenuto il bonus elettrodomestici 2025, il titolare potrà usarlo al momento dell’acquisto di un prodotto idoneo.
Basterà comunicare al venditore il codice del voucher. Il rivenditore, a sua volta, dovrà validare il voucher sulla piattaforma PagoPA.
Le regole per i rivenditori
Il decreto attuativo di MEF e MIMIT ha infine chiarito le regole valide per i rivenditori.
Dopo l’utilizzo del bonus elettrodomestici 2025 da parte degli aventi diritto, i rivenditori dovranno applicare lo sconto in fattura direttamente sul prezzo finale. Oltre a dover registrare l’operazione sulla piattaforma PagoPA, il venditore dovrà allegare i dati relativi all’acquisto e alla rottamazione dell’elettrodomestico usato.
Per ogni voucher accettato e per ogni sconto concesso, i rivenditori riceveranno ovviamente un rimborso governativo. Ci sono delle specifiche tempistiche di erogazione dei rimborsi: bisognerà attendere la scadenza del diritto di recesso da parte degli acquirenti. Trascorso il termine, Invitalia procederà al pagamento al venditore, che potrà così recuperare le somme anticipate.