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Bonus condizionatori 2024: requisiti e sgravio fiscale

Bonus condizionatori 2024: requisiti e sgravio fiscale

bonus condizionatori - come ottenere uno sgravio
  • Gianluca Di Muro
  • 29 Giugno 2024
  • Guide
  • 6 minuti

Come ottenere il bonus condizionatori

Il Bonus Condizionatori 2024 rappresenta un’importante opportunità per chi desidera acquistare o sostituire un condizionatore in modo più ecologico ed efficiente. Questo incentivo fiscale consente di ottenere una detrazione che varia dal 50% al 70% delle spese sostenute.

In questo articolo, illustriamo come funziona il bonus, i requisiti necessari per ottenerlo e come sfruttarlo al meglio.

Indice
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Come funziona il bonus condizionatori 2024

Il bonus condizionatori è rivolto a chi acquista un nuovo condizionatore o sostituisce quello vecchio con uno meno inquinante.
La detrazione fiscale può variare tra il 50% e il 70%, a seconda della tipologia di bonus utilizzata.

Il bonus condizionatori rientra nei seguenti quattro tipi di incentivi:

  • Bonus Mobili
  • Bonus Ristrutturazioni
  • Superbonus
  • Ecobonus

Non esiste una misura specifica denominata “bonus condizionatore“; piuttosto, si tratta di una detrazione prevista dai vari bonus edilizi a seconda dell’intervento effettuato.

Come ottenere il bonus condizionatori 

Per beneficiare del bonus condizionatori, è necessario soddisfare determinati requisiti:

  • Possono usufruire della detrazione sia persone fisiche che aziende.
  • Soggetti eleggibili includono persone fisiche, esercenti arti e professioni, società di persone, società di capitali, associazioni professionisti, enti pubblici e privati, condomini, istituti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione.

Tipi di interventi ammissibili
Per ottenere la detrazione, l’acquisto e l’installazione devono riguardare uno dei seguenti impianti:

  • Climatizzatore a basso consumo energetico
  • Deumidificatore d’aria
  • Termopompa o pompa di calore

Procedura di pagamento
È importante che il pagamento venga effettuato tramite metodi tracciabili e documentati, come bonifico bancario, carta di credito o debito.

Sgravio fiscale e ruolo dell’Agenzia delle Entrate

Il concetto di sgravio fiscale è centrale per comprendere i benefici e le modalità di utilizzo del bonus condizionatori. L’Agenzia delle Entrate fornisce le linee guida ufficiali per accedere a queste agevolazioni. È possibile ottenere il bonus anche senza effettuare lavori di ristrutturazione, ricorrendo ad altri tipi di incentivi come il bonus mobili ed elettrodomestici, l’Ecobonus e il Superbonus.

Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Permette una detrazione del 50% per l’acquisto di condizionatori, anche senza ristrutturazione.

Ecobonus
Offre una detrazione fino al 65% per l’acquisto di impianti a risparmio energetico.

Superbonus 2024
Riconosce una detrazione fino al 70% per la sostituzione dei condizionatori.

Come funziona il bonus condizionatori

Il bonus condizionatori offre un rimborso parziale delle spese sostenute per l’acquisto di un condizionatore, sotto forma di detrazione fiscale.
Dopo l’acquisto, è possibile richiedere la detrazione nella dichiarazione dei redditi, ad esempio con il Modello 730 2024 o il Modello Persone fisiche (ex Unico).

La quota di detrazione può variare dal 50% al 65% o al 70%, a seconda del bonus edilizio utilizzato. Utilizzando il bonus condizionatori con il bonus ristrutturazione, il bonus mobili o l’Ecobonus, la detrazione è suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. Se si beneficia del Superbonus, la detrazione è suddivisa in 4 quote annuali di pari importo.

Attenzione: la cessione del credito e lo sconto in fattura non sono più possibili per interventi realizzati dopo il 17 febbraio 2023. L’unico modo per recuperare l’importo è attraverso la detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Questa agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2024 senza limiti ISEE, in quanto non modificata dalla Legge di Bilancio 2024.

Vediamo ora nel dettaglio come funziona il bonus condizionatori nelle diverse opzioni disponibili, secondo le nuove regole in vigore.

1) Bonus condizionatori con bonus ristrutturazione al 50%

Il bonus condizionatori 2024 con ristrutturazione o manutenzione straordinaria (bonus ristrutturazioni) si applica quando l’acquisto di un condizionatore avviene nell’ambito di opere edilizie in abitazioni o parti comuni di immobili residenziali. La detrazione è pari al 50% del prezzo di acquisto.

Per usufruire dell’agevolazione fiscale, il condizionatore deve garantire un risparmio energetico certificato dal produttore o dall’installatore. L’impianto non deve necessariamente essere abilitato al riscaldamento invernale. La detrazione del 50% del bonus condizionatori può arrivare fino a 96.000 euro e deve essere suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.

Per ulteriori dettagli, consultate la guida su come funziona il bonus ristrutturazione.

2) Bonus condizionatori con bonus mobili al 50%

Se usufruisci del bonus condizionatori attraverso la detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, l’agevolazione è disponibile per interventi di recupero edilizio iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dell’elettrodomestico. Con il bonus mobili, il condizionatore può essere detratto al 50% della spesa, fino a un massimo di 5.000 euro per il 2024, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023 e confermato dalla Legge di Bilancio 2024. Diversamente dal bonus ristrutturazioni, la detrazione è valida anche per nuove installazioni, non solo sostituzioni.

La detrazione è concessa per ogni singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o per la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. L’importo detraibile è suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.

3) Bonus condizionatori al 65% senza ristrutturazione

È possibile ottenere un’agevolazione del 65% per l’acquisto di un climatizzatore anche senza ristrutturazione. Questa agevolazione rientra negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus (guida Agenzia delle Entrate Superbonus). Il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore (A+++).

La detrazione fiscale è concessa solo se:

  • si acquista un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, capace di fornire sia raffreddamento estivo che riscaldamento invernale;
  • si sostituisce contestualmente il vecchio impianto di riscaldamento.

È consigliabile richiedere il parere di un** tecnico esperto abilitato** che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali di pari importo per 10 anni.

4) Bonus condizionatori al 70% con il Superbonus

Nel Superbonus 2024, l’acquisto e il montaggio dei condizionatori non sono esplicitamente inclusi tra gli interventi agevolabili. Tuttavia, è possibile ottenere un bonus condizionatori del 70% se questi lavori sono effettuati in combinazione con i lavori “trainanti” di efficientamento energetico.

Nel 2024, si può ricevere una detrazione fiscale del 70% per:

  • Acquisto o installazione di impianti di climatizzazione
  • Sostituzione dell’impianto di condizionamento

Questa agevolazione è disponibile solo se i lavori sono realizzati insieme a uno degli interventi trainanti del Superbonus, come:

  • Isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali dell’involucro dell’edificio per almeno un quarto della superficie, con un limite di 60.000 euro moltiplicato per le unità abitative presenti.
  • Sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione, per un massimo di 30.000 euro moltiplicato per ogni unità abitativa.
  • Per le unità unifamiliari, sostituzione della caldaia con impianti centralizzati, con spese non superiori a 30.000 euro, incluse le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.

I lavori devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o il raggiungimento della classe energetica più alta, come dimostrato tramite l’APE. La detrazione sarà distribuita in 4 quote annuali di pari importo.

Come richiedere il bonus

Il bonus condizionatori può essere richiesto durante la dichiarazione dei redditi, presentando il modello 730, la dichiarazione precompilata oppure il modello PF (ex modello unico). L’importo è detraibile in 10 quote annuali di pari importo, recuperabili in 10 anni. Fa eccezione il Superbonus, che è detraibile in 4 quote annuali.

Per la dichiarazione precompilata, le informazioni sui bonifici sono nel foglio riepilogativo. Tuttavia, il contribuente deve inserire manualmente la prima rata delle spese nel quadro E del modello 730 o nel quadro RP del modello Redditi Persone fisiche, verificando di avere tutti i requisiti necessari. L’Agenzia delle Entrate non può verificare automaticamente i requisiti.

Solo le rate degli anni successivi vengono riportate automaticamente nella dichiarazione precompilata, poiché derivano dalla dichiarazione dell’anno precedente. Per approfondimenti, consultate la nostra guida al 730 precompilato.

Le spese di trasporto e montaggio del condizionatore acquistato (pagate tramite bonifico, carte di credito o debito) possono essere incluse nel calcolo delle spese.

Infine, non è più possibile ottenere il bonus con sconto immediato in fattura o cessione del credito per interventi realizzati dopo il 17 febbraio 2023, come previsto dal Decreto blocca cessioni convertito in legge.

Documenti indispensabili per il bonus condizionatori
Per beneficiare del bonus condizionatori, è essenziale avere e conservare i seguenti documenti:

  • Fattura di acquisto;
  • Ricevuta del bonifico;
  • Ricevuta di transazione in caso di pagamento con carta di credito / debito.

Lo scontrino con il codice fiscale dell’acquirente, insieme alla descrizione dettagliata della natura, qualità e quantità dei beni acquistati, è valido come fattura.

Il Bonus Condizionatori 2024 offre un’opportunità imperdibile per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o impianto aziendale, risparmiando notevolmente sui costi. Per ulteriori dettagli e per scoprire come massimizzare i benefici di queste agevolazioni, visita il sito dell’Agenzia delle Entrate o consulta il tuo consulente fiscale di fiducia.

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