Bilancio delle competenze: cos’è, a cosa serve e quando farlo
Ad oggi si sente parlare sempre più di frequente di bilancio delle competenze in contesti quali:
- mondo del lavoro;
- risorse umane;
- orientamento.
Cerchiamo di capire insieme cosa significa e quali sono gli utilizzi principali.
Indice
Che cos’è il bilancio delle competenze
il bilancio di competenze è uno strumento di orientamento professionale fondamentale per:
- delineare in modo efficace tutte le conoscenze, capacità ed abilità di un singolo;
- analizzare le capacità personali maturate durante le esperienze pregresse,
- mappare le competenze per inserire o reinserire nel mondo del lavoro redigendo un documento;
- comprendere interessi e attitudini personali, per individuare nuovi percorsi di sviluppo per il futuro
- valutare le performance degli organici aziendali e comprendere come incrementarne la produttività;
- capire come acquisire o potenziare skills necessarie per lavorare nell’ambito di interesse.
Le competenze da valutare si fondano su tre fattori:
- insieme di conoscenze tecnico-pratiche;
- capacità effettive;
- motivazione nel perseguire degli obiettivi.
Tale documento, complesso ed articolato, può essere redatto in ogni momento della carriera. In generale ricostruisce, analizzi e mette a fuoco le esperienze maturate durante il proprio percorso lavorativo. L’utilità cambia di certo in base al livello di esperienza acquisita. Se all’inizio è utile soprattutto per trovare lavoro, nel corso della carriera serve invece a valutare il percorso di crescita.
La realizzazione avviene tramite colloqui individuali e di gruppo, questionari, test ed autovalutazioni. L’insieme delle attività restituisce una fotografia delle competenze complessivamente sviluppate dal lavoratore.
Come si fa e chi lo redige
Il bilancio delle competenze definisce un progetto professionale finalizzato a definire gli obiettivi del singolo in rapporto a capacità specifiche. Il documento viene redatto da un formatore o esperto di orientamento professionale o coach. Gli obiettivi salienti sono:
- far emergere i tratti salienti della personalità del singolo;
- comprendere al meglio le aspirazioni;
- analizzare la motivazione nel raggiungere dei traguardi;
- valutare la formazione complessiva e le abilità acquisite in base ad esperienze lavorative ed extra (volontariato, hobbies, interessi etc).
L’elaborazione del documento viene svolta attraverso quiz, test valutativi e colloqui. Il risultato fa emergere:
- punti di forza;
- punti di debolezza su cui lavorare per ottenere miglioramenti;
- attitudini ed interessi personali;
- grado di motivazione che spinge ad agire;
- aree di apprendimento da colmare.
Il bilancio competenze è organizzato in 4 fasi:
- preliminare: in questa fase vengono analizzate e mappate le caratteristiche del singolo. In questo modo si cerca di conoscere la persona al meglio.
- centrale: incentrata su recupero, valorizzazione e rielaborazione delle skill acquisite nelle esperienze professionali. Lo scopo è quello di costruire un progetto di crescita lavorativa coerente con abilità ed interessi del singolo;
- conclusiva: il progetto consegnato contiene il risultato dell’analisi. E quindi motivazioni, competenze, risorse professionali e personali apprese ed eventuali upgrade da effettuare.
- follow up: esecuzione del progetto professionale pianificato.
Benefici del bilancio delle competenze
Il bilancio delle competenze è utile per la comprensione delle capacità e abilità effettive in un determinato momento della carriera. Rende inoltre consapevoli di:
- proprie competenze;
- formazione ricevuta;
- proprie aspirazioni;
I benefici sono innumerevoli. Tra i principali è necessario citare:
- presa di coscienza delle proprie competenze e valorizzazione di sé;
- eventuale presa di coscienza di un gap di competenze e conseguente percorso di formazione per colmarlo;
- agevolazione nella ricerca di lavoro e pianificazione degli step necessari per un progetto professionale;
- consapevolezza di poter orientare o ri-orientare il proprio percorso professionale dando valore alle competenze già acquisite;
- analisi del proprio potenziale e valorizzazione delle qualità possedute;
- consapevolezza della sensibilità e valori stratificati e consolidati nel corso del tempo.
Nel mercato del lavoro moderno sono richieste specializzazioni e flessibilità. Proprio per questo motivo i lavoratori devono stabilire un percorso, delineare un progetto da seguire per il proprio sviluppo professionale.
Fare il bilancio è infine molto importante per avere accesso alla certificazione nazionale delle competenze prevista dal D.Lgs 13/2013.
A chi è rivolto?
Redigere il bilancio delle competenze è un consiglio molto valido per l’intera categoria di lavoratori. Nello specifico è particolarmente utile per:
- giovani alla ricerca del primo posto di lavoro. Ad inizio carriera non si ha consapevolezza della propria identità professionale né è semplice individuare le proprie inclinazioni. L’inesperienza porta a non focalizzarsi sugli aspetti essenziali su cui lavorare per affrontare il mercato del lavoro attuale. E quindi instabile, fatto di precariato ma estremamente competitivo. Proprio in quest’ottica diventa fondamentale valutare le proprie competenze e definire un progetto cucito a misura delle proprie capacità;
- professionisti. Delineare un progetto di crescita in ambito specialistico è importante. Si devono possedere competenze quali il problem solving, comunicazione, project management ed orientamento al risultato;
- manager aziendali. In questo caso il bilancio delle competenze è utile per fare il punto della situazione, valutando esperienze professionali ed abilità e acquisite nel tempo. In questo modo si può definire un percorso per sviluppare maggiormente le competenze manageriali. E quindi comunicazione, leadership, gestione di risorse e persone.
Come abbiamo visto insieme il bilancio delle competenze è molto importante. Restituisce una visione a 360° di un individuo, una panoramica completa e dettagliata.
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