Diventare bibliotecario: i requisiti per lavorare in biblioteca
Chi è affascinato dal lavoro che c’è dietro la strutturazione e la catalogazione dei libri può pensare di intraprendere il percorso per diventare bibliotecario.
Scopriamo quali sono gli step necessari per accedere a questa professione!
Chi è e di cosa si occupa il bibliotecario
Egli deve essere un profondo conoscitore dei materiali conservati e degli strumenti di corredo funzionali per effettuare le ricerche bibliografiche.
- valorizzare il patrimonio nella sua interezza;
- coordinare la fruizione dei tomi conservati;
- assegnare loro la giusta collocazione;
- individuare gli elementi necessari per una corretta catalogazione dei materiali;
- inserire i dati all’interno dei sistemi di gestione;
- compiere acquisizioni per ampliare ed aggiornare il patrimonio in base a politiche di acquisti, disponibilità di budget e richieste degli utenti;
- occuparsi delle procedure tecniche, burocratiche e amministrative legate agli acquisti, alla gestione degli abbonamenti a giornali e alla ricezione di lasciti e donazioni;
- individuare le misure necessarie per salvaguardare l’integrità dei libri, e quindi eventuale necessità di rilegatura, restauro;
- controllare che vengano rispettate le limitazioni specifiche per la fruibilità, tra cui il divieto di prestito;
- promuovere le attività e i servizi della biblioteca;
- raccogliere e guidare gli utenti nell’uso dei servizi bibliotecari;
- offrire la propria consulenza durante le operazioni di ricerca;
- svolgere le attività tecniche legate a consultazione e a prestito ed informare gli utenti su norme e regole.
Come diventare bibliotecario: percorso formativo
Fino a poco tempo fa, era possibile lavorare in biblioteca superando concorsi con prove generiche che non richiedevano una preparazione specifica. Ad oggi, invece, la situazione è nettamente cambiata.
Chi desidera esercitare la professione di bibliotecario, infatti, deve avere una formazione specialistica. Essa può essere conseguita sia attraverso corsi di laurea mirati sia attraverso corsi formativi.
A livello generale, si consiglia di svolgere un percorso di formazione in ambito umanistico. Le classi di laurea triennale più adatte sono Scienze dei Beni culturali e Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali.
Dopo aver conseguito la laurea di primo livello, è possibile proseguire con la laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia. In alternativa è possibile frequentare corsi di formazione della durata di 12 mesi organizzati da enti privati.
Durante il percorso di studi, è necessario che l’aspirante bibliotecario acquisisca competenze quali:
- catalogazione, classificazione ed indicizzazione;
- conoscenza delle tecniche di ricerca e consultazione bibliografica e documentale;
- competenza nell’uso di software e applicativi per la gestione documentale informatizzata;
- conoscenza del settore editoriale;
- conoscenza delle normative di riferimento per biblioteche e centri documentari;
Inoltre, soft skills come precisione, predisposizione al rapporto con il pubblico, capacità organizzative, gestionali e di comunicazione creano un valore in più.
Possibilità d’inserimento e requisiti
- concorsi pubblici: la modalità più nota per lavorare in biblioteca è quella di passare le selezioni concorsuali. Essi prevedono una prova scritta (domande a risposta multipla o redazione di un tema) ed una orale. Per candidarsi è necessario rispondere a un bando pubblico ed avere requisiti quali laurea, conoscenza della lingua inglese e dei principali applicativi informatici;
- stage curriculari: gli studenti possono scegliere la biblioteca come meta per svolgere lo stage curriculare previsto per legge. Questo permette loro di far pratica con il mestiere, facendo esperienza sul campo;
- servizio civile universale: esso permette di svolgere un’attività di volontariato di 12 mesi a favore della Repubblica Italiana. Tra gli enti convenzionati raffigurano numerose biblioteche. Per ciascun volontario è previsto un rimborso spese mensile di 444,30 euro. Per accedervi è necessario consultare le specifiche legate ai singoli progetti consultabili nei singoli bandi di concorso;
- candidature spontanee tramite cv: l’assunzione spesso richiede una laurea umanistica e/o uno stage nel settore.
Stipendio medio
Infatti, ad oggi in Italia ammonta a più o meno 1.000 euro netti al mese, che equivalgono all’incirca a 16.900 euro lordi all’anno.
Infatti, un salario massimo può superare i 1.800 euro netti al mese, nel caso si salga al livello di direttore di una biblioteca comunale di medie o grandi dimensioni.