Avvocatura dello Stato: cos’è, quali funzioni svolge e come si accede
In Italia, a differenza di molti altri Paesi dell’Unione Europea dove la difesa legale delle istituzioni pubbliche può essere affidata anche a professionisti del libero foro, la tutela degli interessi legali dello Stato – sia patrimoniali che non patrimoniali – è demandata a un organo specifico: l’Avvocatura dello Stato.
Si tratta di un’istituzione con un ruolo cruciale nel sistema giuridico italiano, incaricata di rappresentare lo Stato e le amministrazioni pubbliche nei giudizi civili, penali, amministrativi e contabili. L’Avvocatura dello Stato agisce come il “difensore pubblico” delle istituzioni statali, garantendo la corretta applicazione delle leggi e la protezione dell’interesse pubblico davanti ai tribunali.
Ma in cosa consiste esattamente la sua attività? Quali sono le sue funzioni principali? Come è organizzata? E chi sono gli avvocati dello Stato?
In questo articolo analizziamo nel dettaglio cos’è l’Avvocatura dello Stato, di cosa si occupa, come si accede alla professione e qual è il suo ruolo all’interno dell’ordinamento italiano.
Che cos’è l’Avvocatura dello Stato
- svolgere attività contenziosa, ovvero rappresentare e difendere in giudizio tutti i poteri dello Stato nell’esercizio di attività amministrative in tutte le sue articolazioni;
- tutelare in sede giudiziaria gli interessi patrimoniali e non patrimoniali dello Stato e degli altri enti ammessi al patrocinio;
- occuparsi dell’attività consultiva, ovvero prestare loro la propria consulenza senza limiti di materia a partire dalle consultazioni legali fino ad arrivare all’esame di progetti di legge, regolamenti e pareri sui provvedimenti da adottare;
- promuovere una controversia giudiziaria, ovvero adottare una determinazione che implichi l’applicazione di regole giuridiche;
- considerazione unitaria degli interessi dello Stato, che possono trascendere l’esito della singola causa;
- unità di indirizzo nell’attività defensionale;
- visione complessiva delle problematiche della funzione amministrativa; costante integrazione tra attività consultiva e contenziosa;
- notevole riduzione degli oneri di assistenza legale.
Funzioni specifiche
- fornire consulenza giuridica e rappresentanza legale alle Amministrazioni Statali in tutti i procedimenti civili, penali, amministrativi, arbitrali, comunitari e internazionali;
- rappresentare e difendere in giudizio l’amministrazione statale in tutte le sue articolazioni e tutti i poteri dello Stato nell’esercizio di attività sostanzialmente amministrative, anche se dotate di ordinamento autonomo;
- risolvere, dopo aver consultato il comitato consultivo, le divergenze di parere sia tra gli uffici distrettuali dell’Avvocatura dello Stato, sia tra questi e le singole amministrazioni;
- vigilare su tutti gli uffici, i servizi e il personale dell’Avvocatura dello Stato e soprintendere alla loro organizzazione, dando loro le opportune disposizioni ed istruzioni generali;
- assegnare agli avvocati e procuratori in servizio presso l’Avvocatura generale dello Stato gli affari contenziosi e consultivi, in base ai criteri stabiliti dal comitato consultivo;
- determinare le direttive inerenti alla trattazione degli affari contenziosi e consultivi;
- presiedere e convocare il consiglio degli avvocati e procuratori dello Stato ed il comitato consultivo;
- riferire periodicamente al Presidente del Consiglio dei Ministri sull’attività svolta dall’Avvocatura dello Stato, presentando apposite relazioni, e segnalare le eventuali carenze legislative ed i problemi interpretativi che emergono nel corso dell’attività di istituto;
- fare proposte e adottare i provvedimenti espressamente attribuiti alla sua competenza e ogni provvedimento a riguardo di uffici ed che non sia attribuito ad altra autorità.
Com’è organizzata l’Avvocatura dello Stato
- forniscono assistenza legale alle autorità pubbliche;
- rappresentano l’Italia in procedimenti giudiziari civili;
- forniscono consulenza e assistenza legale alle amministrazioni locali e alle autorità pubbliche;
- rappresentano l’Italia in procedimenti giudiziari, di fornire consulenza legale a enti pubblici e di postare pareri legali.
- Amministrazioni Statali;
- Organi Costituzionali;
- Autorità Amministrative Indipendenti;
- Regioni a statuto speciale.
Requisiti e prove del concorso
- procuratori dello Stato con almeno due anni di servizio,
- magistrati amministrativi o dell’ordine giudiziario con nomina a magistrato di Tribunale o della giustizia militare con qualifica equiparata;
- avvocati iscritti all’albo con anzianità di iscrizione non inferiore a sei anni;
- dipendenti dello Stato appartenenti a ruoli di ex carriere direttive con almeno cinque anni di effettivo servizio e abilitati all’avvocatura;
- professori universitari di materie giuridiche abilitati all’avvocatura;
- dipendenti di ruolo di regioni, enti locali o pubblici assunti mediante pubblici concorsi con almeno cinque anni di servizio abilitati alla professione di avvocato.
- tema di carattere teorico in diritto civile con riferimento al diritto romano;
- atto defensionale in diritto e procedura penale;
- atto defensionale di diritto e procedura civile;
- tema di carattere teorico in diritto amministrativo o tributario.