Avvalimento e codice degli appalti: novità da conoscere
L’avvalimento, uno degli istituti più interessanti all’interno della normativa sulle gare d’appalto, ha subito forti modifiche nel diritto dei contratti pubblici. Analizziamo insieme al meglio la disciplina a riguardo e le novità introdotte in Italia!
Che cos’è l’avvalimento
Nello specifico, questo documento assicura la presenza di requisiti e competenze economiche e tecniche dell’azienda a partecipare a bandi per appalti pubblici di lavori superiori a € 150.000,00.
Avvalimento: novità introdotte dal Nuovo Codice Appalti 2023
Ad oggi, l’avvalimento nel diritto dei contratti pubblici in Italia ha subito alcune modifiche, introducendo novità ed opportunità ma anche limiti e divieti.
Tra le novità più significative troviamo l’avvalimento premiale. Infatti, dal 2023, lo strumento in questione è ammesso non solo per soddisfare i requisiti minimi di partecipazione. Ma anche per ottenere un punteggio più elevato nella valutazione dell’offerta, tramite i requisiti prestati dall’azienda ausiliaria. Questa possibilità di miglioramento della propria offerta apre nuove prospettive di competitività.
Un’altra importante novità introdotta è l’avvalimento a cascata.
Questo meccanismo permette l’interazione tra più imprese ausiliarie, ampliando ulteriormente le possibilità operative per gli operatori economici che concorrono.
Per il resto, tutt’oggi è possibile utilizzare l’avvalimento solo per i requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale disciplinati già in precedenza. Tra questi, ad esempio, un fatturato annuo minimo nel settore di attività oggetto della gara ed un numero minimo di esperienze pregresse.
Inoltre, non è ammesso l’avvalimento qualora nell’oggetto del contratto rientrino opere per cui sono necessari lavori o di rilevante contenuto tecnologico o complessità tecnica.
Come è evidente, la disciplina introdotta dal Nuovo Codice Appalti 2023, rende l’avvalimento uno strumento molto più versatile e strutturato rispetto a prima. Queste novità rappresentano quindi un’opportunità significativa ma anche una sfida.
Requisiti principali
Tra i requisiti dell’avvalimento principali, il contratto che lega l’impresa ausiliata a quella ausiliaria:
- per essere valido, deve essere redatto in forma scritta con tanto di specifica nel dettaglio risorse e capacità messe a disposizione;
- deve avere una natura prevalentemente onerosa, anche se ammette forme di collaborazione che rispondano a interessi reciproci delle parti coinvolte;
- per partecipare a un appalto di lavori con valore superiore a 150.000 euro, deve elencare dotazioni tecniche e risorse che consentono di ottenere l’attestazione di qualificazione necessaria;
- se è formalizzato con un’impresa detentrice di autorizzazioni, le attività devono essere realizzati dall’impresa ausiliaria, applicando le norme in materia di subappalto.
Inoltre, l’operatore economico deve allegare alla domanda di partecipazione una copia autentica del contratto di avvalimento e, in base ai casi, la certificazione rilasciata dalla SOA o dall’ANAC. In questo documento si indica se l’obiettivo è l’acquisizione di un requisito di partecipazione o il miglioramento dell’offerta, e, nel caso previsto dal secondo comma, di includere anche la certificazione rilasciata dalla SOA o dall’ANAC.
Da parte sua, l’impresa ausiliaria deve attestare il possesso dei requisiti generali e specifici presso la stazione appaltante ed impegnarsi a rendere disponibili le risorse concordate per tutta la durata dell’appalto.
Limiti e divieti
Come abbiamo visto insieme finora, di certo l’avvalimento è un enorme opportunità. Occorre però considerare anche limiti e divieti quali:
- le stazioni appaltanti, in alcuni contesti, possono determinare nei documenti di gara che determinate attività essenziali debbano essere eseguite dall’offerente;
- in presenza di dichiarazioni non veritiere, la stazione appaltante applica le sanzioni previste ed assegna un termine massimo di dieci giorni per proporre un’alternativa all’impresa ausiliaria. In caso di inadempienza, la pena è l’esclusione dalla gara;
- è prevista la responsabilità solidale tra l’operatore economico e l’impresa ausiliaria per quanto riguarda le prestazioni oggetto del contratto;
- si applicano ad entrambe le imprese coinvolte le disposizioni normative antimafia. Per assicurarsi che vengano rispettate, la stazione appaltante effettua controlli sull’effettiva disponibilità di requisiti e risorse. In quest’ottica, il Responsabile Unico del Procedimento verifica che le prestazioni contrattuali siano eseguite direttamente con le risorse umane e strumentali dell’impresa ausiliaria, in conformità agli obblighi derivanti dal contratto di avvalimento.
A livello generale, limiti e divieti hanno lo scopo di garantire la leale concorrenza e l’effettiva capacità di esecuzione dell’appalto da parte dell’impresa aggiudicataria.