Aspettativa nel lavoro: Guida completa per dipendenti e datori di lavoro
Cos’è l’aspettativa sul lavoro e chi può richiederla?
La sospensione temporanea del rapporto lavorativo può essere concessa al lavoratore solo ed esclusivamente nel caso in cui vi siano delle ipotesi ben precise.
Vuoi sapere quali? Continua a leggere questo articolo, in cui esploreremo in modo dettagliato cos’è l’aspettativa, quando può essere richiesta e quali sono le procedure da seguire.
Cosa si intende per aspettativa?
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L’aspettativa rappresenta una sospensione temporanea dell’attività lavorativa subordinata, concessa al dipendente con il previo consenso del datore di lavoro. Durante questo periodo, il dipendente mantiene il proprio status di assunto presso l’azienda, seppur non svolga effettivamente le sue mansioni.
Inoltre, a seconda delle politiche aziendali, potrebbero essere mantenuti alcuni diritti e benefici, come l’anzianità di servizio, l’accesso a determinati vantaggi e la conservazione del posto di lavoro.
L’aspettativa può essere divisa principalmente in due categorie: aspettativa retribuita e aspettativa non retribuita. Queste categorie sono disciplinate da diverse norme e a seconda dei contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL).
Condizioni per chiedere l’aspettativa
Chi può richiedere l’aspettativa? A prescindere dalle motivazioni, qualsiasi tipo di aspettativa è regolamentata dalla legge dell’8 marzo 2000, n.53 e dai contratti collettivi. Ogni CCNL potrebbe avere delle disposizioni differenti, per questo motivo è importante consultare il proprio. In linea generale le situazioni che possono dar luogo a una richiesta di astensione lavorativa includono diverse opzioni.
Scopriamo insieme quelle principali.
- Lutto o gravi motivi familiari: la legge n. 53/2000 prevede l’aspettativa per lutto o infermità di un familiare; in questo caso il lavoratore ha diritto a 3 giorni retribuiti all’anno e nel caso di lutto questo permesso dev’essere utilizzato entro 7 giorni dall’evento. Se invece vi sono dei gravi motivi familiari documentati e comprovati, si può ottenere un periodo di congedo per una durata massima di 2 anni.
- Formazione o Studio: se un dipendente desidera migliorare le proprie competenze o ottenere ulteriori qualifiche, può richiedere un’aspettativa per frequentare corsi di formazione o studiare presso un’università o qualsiasi istituto che rilasci certificazioni riconosciute e può avere una durata massima di 11 mesi, che possono essere utilizzati in maniera continuativa o frazionata nell’arco dell’intera vita lavorativa del dipendente. Questo tipo di astensione dal lavoro può contribuire a potenziare le competenze del dipendente, a vantaggio sia del lavoratore che dell’azienda.
- Motivi di Salute: quando un dipendente è affetto da problemi di salute che necessitano di un periodo di assenza prolungato, può richiedere un’aspettativa per assentarsi e guarire. Questo diritto è fondamentale per garantire che i lavoratori possano prendersi cura della propria salute senza subire conseguenze sul piano lavorativo.
- Volontariato o motivi di Servizio Pubblico: in base all’art. 9 del D.P.R. n.194/2001, si specifica che il dipendente coinvolto in attività di volontariato in vista degli eventi individuati dal decreto stesso o su richiesta degli organi competenti, può interrompere la prestazione lavorativa conservando il proprio posto di lavoro. Questa disposizione riflette il riconoscimento del contributo sociale e civico dei lavoratori.
- Cariche pubbliche, elettive e sindacali: in base alla legge 300/70 i lavoratori chiamati a svolgere delle funzioni pubbliche elettive hanno la possibilità di richiedere l’aspettativa per tutta la durata del loro mandato. Questo è valido per coloro che diventano sindaci, ma anche per i membri del Parlamento Europeo e altre cariche pubbliche internazionali.
- Motivi personali: è possibile richiedere l’astensione dal lavoro per un massimo di 12 mesi in modo continuativo o frazionato.
- Congedo matrimoniale o parentale: coloro che si sposano hanno diritto a 15 giorni di congedo, mentre i genitori possono usufruire di un periodo di aspettativa pari a 10 mesi da poter utilizzare nei primi 12 anni di vita del bambino.
Come richiedere l’aspettativa
Come hai ben potuto notare, nel corso della carriera può capitare a chiunque di doversi astenere dal lavoro per varie motivazioni. La procedura per richiedere l’aspettativa può variare da un’azienda all’altra, ma generalmente comporta i seguenti passaggi: