La teoria dell'apprendimento situato nel contesto reale
La teoria dell’apprendimento situato, sviluppato da Jean Lave ed Etienne Wenger mette al centro l’esperienza pratica, il contesto e l’ambiente di apprendimento. È una metodologia educativa che valorizza l’acquisizione di conoscenze e competenze direttamente all’interno del loro contesto reale di utilizzo. A differenza degli approcci tradizionali, che spesso separano teoria e pratica, questa metodologia invita a “imparare facendo“, collegando l’esperienza diretta alle nozioni teoriche.
In un mondo in cui l’adattabilità e la capacità di risolvere problemi complessi sono sempre più richieste, l’apprendimento situato offre una soluzione efficace per prepararsi alle sfide del futuro. Questo approccio trova applicazione in diversi ambiti, dalla formazione professionale alla didattica scolastica, promuovendo non solo la memorizzazione di concetti, ma anche lo sviluppo di competenze trasversali.
Analizziamo al meglio insieme che cos’è e le sue principali fasi.
La teoria di Lave e Wenger
- legata a dinamiche e specifici contesti di appartenenza;
- risultato del coinvolgimento in attività specifiche;
- nel rapporto con le altre persone attraverso attività sociali e partecipative.
- pratica sociale e processo attivo che avviene all’interno di un framework partecipativo, socio-culturalmente e storicamente collocato;
- rapporto tra apprendimento e situazioni sociali in cui esso si verifica;
- specifica forma di compartecipazione sociale;
- acquisizione di abilità di agire utili nel concreto nel proprio contesto di riferimento per risolvere problemi e richieste.
- conoscenza presentata in un ambiente realistico, dove tipicamente quel tipo di conoscenza è richiesto;
- apprendimento che si verifica come funzione dell’attività, del contesto e della cultura in cui avviene;
- interazione sociale e collaborazione.
Che cos’è l’apprendimento situato
- insegnamento;
- studio;
- memorizzazione;
- osservazione;
- applicazione delle informazioni acquisite tramite l’esperienza diretta.
- apprendimento come partecipazione: l’efficacia aumenta quando gli studenti vengono coinvolti in modo attivo in ambienti reali e situazioni pratiche. Per questo motivo si evita di impartire informazioni astratte, ricevute passivamente, e si spinge su attività di risoluzione di problemi che richiedono l’applicazione di competenze nel mondo reale;
- creazione di una comunità di pratica, in cui gli individui possono collaborare ed imparare attraverso l’interazione sociale e la partecipazione condivisa. Ad esempio, gruppi di studenti che lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune e professionisti che condividono esperienze e conoscenze nel loro campo;
- integrazione tra teoria ed esperienza pratica, per promuovere una comprensione profonda. Tale contesto si realizza attraverso attività che simulano situazioni reali e permettono l’applicazione pratica delle competenze acquisite.
Applicazione dell’apprendimento situato nel contesto scolastico
- progetti collaborativi;
- studi interdisciplinari;
- scenari che simulano sfide reali.
- preparatoria: il docente e fornisce uno stimolo ed assegna i compiti nel contesto metodologico del problem solving. Lo studente ascolta, comprende e raccoglie informazioni sul tema;
- operatoria: l’insegnante organizza il lavoro individuale e/o di gruppo, definendo le tempistiche dell’attività. L’allievo lavora e fa la consegna nella logica didattica del learning by doing.
- ristrutturativa: valutazione e correzione dei risultati. L’insegnante fissa e ribadisce alcuni concetti mentre lo studente analizza in modo critico il suo lavoro e sviluppa alcune riflessioni tramite il reflective learning.
Vantaggi ed esempi pratici
- migliorare l’applicazione delle conoscenze;
- implementare azioni meccaniche che consentono la memorizzazione dei processi di conoscenza;
- aumentare la motivazione, il coinvolgimento e, di conseguenza la partecipazione;
- rendere il processo di apprendimento più interessante.
- facilitare lo sviluppo di competenze trasversali come il problem solving, il pensiero critico e le abilità comunicative;
- preparare meglio gli studenti per il mondo del lavoro, fornendo esperienze pratiche e reali.
- lezioni di storia: simulazioni storiche dove si assumono i ruoli di figure storiche per discutere e risolvere problemi del passato;
- economia: gestione di un budget fittizio per imparare concetti finanziari;
- progetto di scienze: creazione di ecosistemi in miniatura per studiare gli equilibri ambientali, applicando concetti di biologia, chimica ed ecologia;
- matematica: progettazione e la costruzione di modelli per comprendere concetti geometrici;
- lingue: messa in scena di opere teatrali.