Alunni con BES: per l'ISTAT sono in aumento del 23%
In base a recenti indagini ISTAT gli alunni con BES, ovvero bisogni educativi speciali, sono in aumento del 25%. L’interesse è aumentato progressivamente al numero in percentuale. Gli studenti con difficoltà educative-apprenditive richiedono infatti un percorso didattico personalizzato.
Analizziamo insieme questi dati, quali aree rientrano nei BES e le tecnologie ad oggi esistenti di supporto.
Indice
Chi sono gli alunni con BES
Gli alunni con BES sono studenti che hanno necessità di attenzione speciale nel corso del loro percorso scolastico. I motivi possono essere permanenti, superabili o certificati da una diagnosi medica ufficiale.
I BES nascono formalmente nel 2012 con la direttiva ministeriale “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.
Possiamo dividerli in tre grandi aree di disturbi:
- evolutivi specifici: tra questi troviamo i DSA (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) e l’ADHD (deficit di attenzione e iperattività) certificati. In questi casi non esiste il supporto di un insegnante di sostegno. È infatti la scuola a scrivere un piano didattico personalizzato per ogni studente;
- motorie e disabilità cognitive: ove certificate dal Servizio Sanitario Nazionale indicano la necessità sia dell’insegnante di sostegno e sia del piano educativo personalizzato;
- legati a fattori socio-economici, linguistici, culturali: rientra in questa casistica la mancata conoscenza della lingua e/o difficoltà comportamentali e relazionali. Queste possono essere messe in luce o dalla scuola o dai servizi sociali. Non è prevista la presenza dell’insegnante di sostegno;
- specifici dell’apprendimento (DDA): questi sono legati a diverse cause e acapacità cognitive ridotte di grado diverso. Ad esempio autismo,
- patologie di tipo neurologico, organico o sensoriale, Sindrome di Down, disturbi psicologici e così via.
Alunni con BES in aumento: oltre l’8% del totale di iscritti
I numeri ISTAT parlano chiaro. Gli alunni con BES, superano l’8% degli alunni iscritti, escludendo quelli affetti da disabilità.
Analizziamo insieme i dati:
- 51,8%: alunni con disturbi specifici dell’apprendimento;
- 35,4%: alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale;
- 12,3%: iscritti con bisogni educativi speciali all’interno della scuola secondaria di primo grado;
- 7%: iscritti con bisogni educativi speciali all’interno della scuola primaria;
- 5%: alunni BES all’interno dei Licei, scientifico e classico
- 17,5%: iscritti con BES negli Istituti professionali;
- 16%: iscritti con BES negli Istituti di tipo artistico.
Rispetto all’anno scolastico precedente l’aumento di alunni con BES è del 23% (+113mila circa. Più alto l’incremento nelle regioni del Centro (+25%) rispetto a quelle del Nord (+22%). Negli ultimi quattro anni l’incremento più alto, come abbiamo visto, si nella scuola secondaria di secondo grado dove sono aumentati di circa 85mila unità. Gli alunni con BES sono in aumento anche nella scuola dell’infanzia. Il rapporto sul totale degli iscritti evidenzia infatti un aumento dallo 0,9% all’1,3% in quattro anni.
Tecnologia a supporto dell’ apprendimento e la didattica inclusiva
Ogni alunno con BES ha abilità e difficoltà diverse. Proprio per questo ad oggi esistono diverse tipologie di ausili per potenziare le abilità e compensare le difficoltà.
L’ordinamento nazionale, ovvero la didattica inclusiva nella Legge 170/2010, all’art.5 comma 2 garantisce “l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche”.
La tecnologia a supporto dell’apprendimento comprende strumenti fisici e software che:
- abilitano lo studente ad imparare a scuola;
- aiutano a studiare a casa;
- permettono di partecipare e a garantire l’ inclusione nell’interezza della attività didattiche;
- consentono di sviluppare e seguire strategie didattiche inclusive;
- permettono di integrare e ampliare l’uso di strumenti nelle lezioni quotidiane
Gli strumenti, per esempio i programmi per le mappe concettuali, sono a disposizione di tutta la classe e assecondano le modalità di apprendimento di ogni singolo.
L’impegno nei confronti degli alunni con Bisogni Educativi Speciali equivale infatti ad un impegno verso tutti gli studenti. L’innovazione scolastica e l’uso di nuove tecnologie ed informatica nella didattica deve ringraziare la presenza dei bambini BES e DSA. È dunque importante evidenziare la necessità di sviluppare una serie di strategie didattiche inclusive per gli alunni con BES. Queste vanno a integrare l’uso delle tecnologie per sviluppare uno studio consapevole e favorire l’autonomia dello studente.
Strumenti compensativi digitali
Alcune tecnologie digitali sono utilizzate come strumenti compensativi. È anche possibile pensare a una combinazione nell’utilizzo delle diverse tecnologie di supporto per sfruttarne a pieno le funzionalità. Tra le principlai occorre citare:
- sintesi vocale: consente la lettura automatica di un testo digitale. Alcuni programmi permettono di regolare velocità, modalità di lettura e tipologia di voce. Può inoltre anche essere utilizzata in combinazione con un editor di testo per correggere eventuali errori durante la lettura;
- riconoscimento vocale: permette di trascrivere digitalmente un testo orale. Lo strumento riconosce infatti il suono e lo trasforma in testo elettronico;
- tecnologie per la matematica: come ad esempio i fogli di calcolo permettono di svolgere operazioni matematiche su un foglio elettronico bianco. O le calcolatrici parlanti, che attraverso la sintesi vocale leggono ad alta voce i vari passaggi delle operazioni svolte;
- programma di video-scrittura: utile per creare testi in tempi ridotti. Il correttore automatico individua inoltre gli errori di battitura;
- riconoscimento ottico di caratteri: questo strumento riconosce e scansiona i testi cartacei trasformandoli in testi digitali. A loro volta gli stessi possono essere modificati con l’editor di testo o letti con la sintesi vocale.
È dunque ad oggi possibile supportare gli alunni con BES scegliendo strumenti compensativi adeguati alle diverse difficoltà.
La valutazione richiede accuratezza in quanto deve basarsi sul grado di gravità del problema e le funzionalità dello strumento. Ma anche e soprattutto, sulle caratteristiche di ogni singola persona..
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