Albi e ordini professionali: cosa sono e quali sono quelli riconosciuti
Ordini professionali: di cosa si tratta
Iniziamo subito col definire il primo termine, quello relativo agli ordini professionali. Si tratta delle istituzioni riconosciute dallo Stato, che devono garantire per l’attività dei professionisti che esercitano una determinata professione.
Compito del relativo ordine, ad esempio, è quelli di stilare, aggiornare e applicare il codice deontologico della professione. In questo modo non viene solo tutelata la professione stessa, ma anche coloro che fruiscono dei professionisti.
In un certo senso, grazie al codice deontologico stabilito dagli ordini professionali, la popolazione viene tutelata, perché le prestazioni dei professionisti devono necessariamente aderire al codice del proprio ordine. Gli ordini devono anche garantire che i prezzi dei professionisti siano idonei e congrui.
Altra tipologia di attività che è di pertinenza degli ordini professionali riguarda le attività formative. Ogni ordine ha infatti il compito di fornire delle indicazioni circa le possibilità di aggiornamento professionale.
L’attività di controllo degli ordini professionali è possibile anche perché, per la legge italiana, ogni ordine è un vero e proprio ente pubblico. Ente dotato di autonomia, ma che deve comunque render conto al Ministero della Giustizia.
La legge italiana prevede che ogni ordine abbia un presidente, oltre che un consiglio direttivo e delle cariche, quali quella del segretario.
Albi professionali: differenza con gli ordini
Quando parliamo di albi, invece, intendiamo l’elenco ufficiale dei nominativi dei professionisti abilitati allo svolgimento di una determinata professione.
Secondo il nostro Codice Penale, coloro che esercitano una professione per la quale esista un albo ed il relativo ordine professionale senza essere iscritti, commettono esercizio abusivo della professione stessa. Si tratta di un reato, secondo quanto disposto dall’art. 348 del Codice Penale.
Per chi intende esercitare una professione per la quale esista un albo, dunque, è necessaria la preventiva iscrizione. Il professionista può, mediante l’iscrizione agli albi, mostrare di possedere requisiti e competenze previsti per l’esercizio della propria professione.
L’iscrizione agli albi prevede infatti il superamento di un esame, definito esame di abilitazione. Lo svolgimento della professione può avvenire solamente previo superamento dell’esame stesso, dopo aver conseguito il titolo di studio richiesto.
In caso di superamento dell’esame, i relativi ordini professionali inseriranno i nominativi dei professionisti abilitati nei relativi albi.
Gli elenchi sono aperti alla consultazione del pubblico, che può accedervi di solito tramite il web.
L’attività di controllo di cui abbiamo ampiamente parlato al paragrafo precedente viene espletata anche grazie agli albi. Gli elenchi degli iscritti servono agli ordini per applicare il codice deontologico, pubblicizzare eventuali attività formative obbligatorie, gestire le assicurazioni professionali previste dalla legge.
Albi e ordini professionali riconosciuti in Italia
Da quanto detto fino ad ora, è possibile ribadire che ci sono delle professioni che, in Italia, prevedono l’iscrizione all’apposito albo. Chi no vuol correre il rischio di macchiarsi di abuso della professione dovrà necessariamente iscriversi all’apposito albo professionale.
Tra gli ordini professionali che prevedono l’iscrizione agli albi nel nostro Paese abbiamo gli ordini di:
- notai
- avvocati
- medici
- professionisti sanitari
- psicologi
- farmacisti
- assistenti sociali
- odontoiatri
- ingegneri
- architetti
- giornalisti
- biologi
- agronomi
- commercialisti
- contabili
- consulenti del lavoro.
Sono queste le professioni che, in Italia, la normativa definisce come professioni regolamentate. Possono cioè essere espletate solamente da coloro che hanno superato con successo l’esame di abilitazione di cui abbiamo già parlato.
L’iscrizione agli albi rende anche possibile, da parte degli ordini professionali, la verifica dei requisiti relativi al titolo di studio necessario per svolgere un determinato lavoro.
Oltre l’ordine e l’albo: le professioni non regolamentate
Tuttavia, la situazione vigente nel nostro Paese è abbastanza eterogenea, dato che non tutte le professioni si organizzano mediante ordini professionali ed albi.
Esistono, nella nostra Penisola, anche le cosiddette professioni non regolamentate. Si tratta di tutti quei lavori che possono essere svolti senza la necessità di iscrizione all’albo. Albo che, peraltro, per le professioni regolamentate non esiste, o non è ufficiale.
Le professioni non regolamentate, dato che non ne esistono i relativi ordini professionali, sono soggette alla Legge n.4/2013. Tale legge afferma che i professionisti delle professioni non regolamentate possono riunirsi in associazioni, ma non hanno l’obbligo di tenere un albo né di iscriversi ad esso.
Questa tipologia di figure professionali racchiude un gruppo eterogeneo di professionisti. In questa sede, fornire un elenco esaustivo è impossibile, data la vastità del gruppo di professioni non regolamentate.
Per fare però degli esempi, rientrano tra le professioni che non possiedono albi ufficiali le seguenti: pedagogisti, massoterapisti, fotografi, designer di vario tipo.
In questi casi, la legge prevede l’istituzione di Associazioni professionali che abbiano lo stesso compito degli ordini. Le associazioni devono cioè controllare il comportamento dei professionisti a l’applicazione di un corretto codice etico.
Ordini professionali: come ci si iscrive all’albo
Per concludere, cerchiamo di capire come si effettua una regolare iscrizione agli albi. La prima cosa da fare è consultare i documenti ufficiali messi a disposizione dagli ordini professionale. Ogni ordine, infatti, mette a disposizione dei potenziali iscritti la propria modulistica ufficiale.
Prima di richiedere l’iscrizione, poi, è necessario aver superato l’esame, oltre che aver conseguito il titolo di studio ed effettuato l’eventuale periodo di tirocinio previsto.
Va poi saldata la tassa di iscrizione prevista. In merito a questo pagamento, ricordiamo agli interessati che, di solito, si tratta di una tassa annuale. Per il rinnovo dell’iscrizione, cioè, va saldata ogni anno.
Alcuni ordini professionali prevedono, per i loro iscritti, l’obbligo di un giuramento solenne. È il caso, ad esempio, degli avvocati o di chi intende svolgere la professione medica.
Ci sono limiti alle iscrizioni?
Nonostante, nella maggior parte dei casi, i corsi di studio che danno accesso all’esercizio delle professioni regolamentate sia a numero chiuso o programmato, non ci sono limiti agli iscritti ai vari albi. Lo dispone l’Art. 33 della Costituzione italiana.