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Ipotermia: come difendersi dal freddo a scuola

Ipotermia: come difendersi dal freddo a scuola

Ipotermia come difendersi dal freddo a scuola 1
  • Laura Infante
  • 28 Marzo 2023
  • Scuola e università
  • 6 minuti

Ipotermia: come difendersi dal freddo a scuola

Il freddo a scuola è una delle difficoltà con cui gli studenti devono confrontarsi, considerando la quantità di ore in cui bisogna trascorrere in aula. Che tu sia una persona freddolosa o meno, quando le temperature si abbassano si è in cerca di stratagemmi e idee per non avere freddo.

A scuola di ritrovarsi in ambienti non riscaldati adeguatamente e se si hanno figli o fratelli che frequentano classi molto affollate, spesso il ricambio d’aria può esporli a correnti fredde e a sbalzi termici. L’emergenza sanitaria causata dal covid, infatti, ha introdotto nuove norme per ridurre il numero di contagi che prevedono spesso finestre aperte anche se la temperatura esterna è piuttosto bassa. 

Inoltre spesso le scuole italiane non sono sufficientemente riscaldate, anche per gli aumenti dovuti al caro bollette portando a casi di vera e propria ipotermia, come hanno tristemente dimostrato i recenti avvenimenti, in cui una bambina a scuola ha rischiato di morire di freddo. 

Come fare quindi per non avere freddo? Ecco i nostri consigli per non soffrire troppo le temperature rigide.

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Come difendersi dal freddo a scuola

Per evitare di raggiungere un vero e proprio stato di ipotermia, ti proponiamo una serie di suggerimenti e accorgimenti che ti aiuteranno a combattere il freddo a scuola. 

La prima cosa da fare è seguire una corretta alimentazione preferendo cibi ricchi di proteine come legumi e crucifere, magari da assaporare caldi in zuppe e minestre. Legumi, frutta, verdure di stagione e frutta secca sono alcuni cibi anti-freddo che attivano la termogenesi, il processo di produzione del calore. I cibi piccanti sono consigliati per combattere il freddo. Non hanno controindicazioni e dosati in base al proprio gusto scaldano il corpo e possono essere facilmente consumati fuori casa, come a scuola.

Il secondo consiglio è molto noto ma quasi mai seguito per pigrizia o disattenzione: bevi tanta acqua e preferisci bevande calde come tisane, tè e latte caldo.

Indossa un abbigliamento adeguato. Ti consigliamo di vestirti a strati indossando magliette intime di lana o abbigliamento termico. Tra la biancheria intima termica ci sono tantissime proposte come calze, calzini e maglie. L’abbigliamento termico In particolare avvolge il corpo e aiuta trattenere il calore. Non lascia passare il vento ed è sottile, meno ingombrante della lana. Perfetto dunque per vestirsi a “cipolla” e combattere il freddo a scuola senza rinunciare allo stile. Sopra le maglie termiche, infatti, si può indossare qualsiasi capo di abbigliamento come t-shirt, felpe o maglioncini. Si tratta di abbigliamento tecnico, quindi è facile da trovare in negozi sportivi, sia fisici che online, in cui potrai addirittura fare una scelta in base alla temperatura dell’ambiente e fare il tuo acquisto a un prezzo accessibile.

Utilizza degli oggetti riscaldanti come gilet a batteria sono prodotti indossabili realizzati appositamente per affrontare il freddo dell’inverno. Sono costituiti internamente da un materiale elettrico che si riscalda in base all’accensione di una batteria. Sarai tu a scegliere quando attivarlo e anche l’intensità del calore. Mani e piedi sono le più colpite dal freddo poiché sono raggiunte dal sangue in un volume minore. Solette riscaldanti e scaldamani, sia ricaricabili che monouso. Gli scaldamani monouso sono bustine pronte all’uso facili da portare in qualsiasi luogo, perfette da mettere comodamente nella tasca del cappotto, della borsa da abbinare con i guanti, riscaldando mani e piedi per diverse ore nell’attesa di raggiungere un luogo più caldo.

Fai attività motoria. Il movimento fisico fa bene alla salute e aiuta a combattere il freddo. Se non riesci a prendere calore in nessun modo, potrai generarlo tu stesso grazie al movimento. Saltelli, cora sul posto, spinte con le braccia sono semplici ed efficaci.

Come proteggere i bambini dall’ipotermia

A differenza dei ragazzi e degli adulti, i bambini hanno più difficoltà a capire quando hanno caldo e freddo e soprattutto a esprimerlo. Per questa ragione è importante conoscere bene le temperature degli ambienti scolastici, vestirli e accessoriarli in modo che non si trovino mai in situazioni di difficoltà e spiegare che se dovessero soffrire il freddo a scuola possono parlarne con un adulto.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, una buona idea è quella di vestirli con magliette termiche e felpe con chiusura a zip così che possano toglierle facilmente in caso di caldo eccessivo e indossarle sui grembiuli al posto del giubbino nel cambio d’aria. A scuola è consigliabile anche l’uso di borracce e termos con bibite calde. Suggeriamo tisane non eccitanti e di preferire tisane alla frutta o a base di camomilla da versare tiepide in modo tale da non scottarsi. In questo modo si potranno ottenere due importanti vantaggi: buona idratazione, che aiuta anche nella concentrazione, e buon riscaldamento del corpo.

Anche per i bambini, soprattutto quelli un po’ più grandi, gilet, solette riscaldanti e scaldamani (sia elettronici che monouso) possono essere di aiuto per affrontare le giornate più fredde. Come abbiamo visto, il loro utilizzo è piuttosto semplice e immediato.

Freddo a scuola: cosa sta succedendo

Gli ultimi mesi hanno visto un grande fermento intorno al tema della temperatura nelle aule. Il freddo a scuola, ma anche in alcune Università, risulta essere eccessivo per gli studenti e questo ha portato molti alunni e genitori a denunciare le strutture.

I motivi per cui si sta creando questa situazione sono prevalentemente due: rincaro delle bollette energetiche e scarsità di personale con le giuste competenze e conoscenze tecniche. L’aumento dei costi per mantenere il riscaldamento in spazi così ampi come può essere una scuola o un ateneo, ha portato da una parte ad abbassare la temperatura dei caloriferi alla soglia minima (18 gradi) che in alcuni casi non è sufficiente a permettere agli studenti di vivere quei luoghi senza disagi.

D’altro canto, l’assenza di personale adeguatamente formato impedisce di intervenire prontamente in caso di guasti aggravando le situazioni in cui il freddo a scuola diventa eccessivo. Anche se vengono fatte delle segnalazioni al Comune o alla Provincia o anche alla Città metropolitana, i tempi di attesa possono essere lunghi quando invece, come abbiamo visto parlando dell’ipotermia, la tempestività è essenziale.

Cosa fare in caso di ipotermia?

Abbiamo visto come fare per prevenire il freddo a scuola, ma cosa fare quando ormai l’ipotermia è in atto? Quando abbiamo il sentore di trovarci davanti a un caso di ipotermia, intervenire il prima possibile diventa fondamentale. Partiamo col dire che l’ipotermia si distingue per diversi livelli di intensità in base al freddo e ai tempi di esposizione a temperature molto basse.

Le prime parti del corpo ad essere colpite sono le estremità come naso, orecchie dita delle mani e dei piedi. Tremori e dolori intensi in queste zone, confusione, letargia sono i primi segnali da ascoltare. Riconoscerli su di sé e su gli altri può aiutare ad evitare che le condizioni peggiorino. In queste circostanze la prima soluzione è rivolgersi al numero di emergenza del paese in cui ci si trova ( ricordiamo che in Italia il numero da chiamare è il 118 mentre il numero di telefono di emergenza in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea è il 112).

Cercare di spostare la persona interessata in ambienti caldi, e, quando non possibile, riscaldarla lentamente, coprendola con coperte e indumenti caldi. Qualora ci fossero degli indumenti bagnati, vanno rimossi. Anche cercare di acquisite calore sfruttando il contatto con un’altra persona è di grande aiuto.

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Laura Infante
Seo copywriter freelance. Ciò che amo del mio lavoro è la possibilità di scoprire sempre cose nuove e raccontarle nel modo migliore possibile.
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