Il Processo tributario telematico (PTT)
La riforma del processo tributario del 2024, introdotta con la Legge 130/2022 e il D.Lgs. 220/2023, ha segnato un passaggio cruciale nella modernizzazione della giustizia fiscale italiana. Con l’introduzione del processo telematico tributario (PTT), il sistema si è orientato verso una gestione più snella, digitale ed efficiente delle controversie, riducendo tempi e complessità procedurali.
Questa innovazione non riguarda solo gli strumenti tecnologici, ma ridefinisce anche la struttura del contenzioso, il ruolo dei giudici tributari e le modalità di accesso da parte di contribuenti, professionisti e Agenzia delle Entrate. Il processo telematico tributario diventa così non soltanto un obbligo normativo, ma un’opportunità per garantire maggiore trasparenza, rapidità e tracciabilità nelle decisioni.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo cosa prevede la normativa, come si articola la nuova struttura del processo e quali sono gli attori coinvolti nella gestione telematica delle controversie fiscali.
Processo tributario telematico: normativa e quadro giuridico attuale
- le precedenti Commissioni tributarie sono diventate Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado;
- al posto dei giudici onorari sono stati introdotti i magistrati tributari professionali;
- le Corti sono organizzate su base regionale;
- i giudici tributari hanno un unico ruolo unico nazionale maggiormente uniforme rispetto al precedente.
- obbligo di sottoscrizione digitale per tutti gli atti processuali. In questo senso, gli atti del giudice, delle segreterie, dei difensori e delle parti devono essere firmati digitalmente, pena la nullità e con possibili conseguenze nelle spese di lite in caso di inosservanza delle norme tecniche.
- notifiche telematiche: è obbligatorio notificare atti e decreti tramite PEC o tramite il sistema informatico “Sophia” del Dipartimento di Giustizia Tributaria. Il domicilio digitale è vincolante e ogni cambio di PEC deve essere comunicato tempestivamente;
- contraddittorio fiscale, che deve precedere ogni atto lesivo. In quest’ottica, il giudice può compensare le spese di lite in casi di soccombenza reciproca o gravi ragioni, anche motivabili, e può ridurre o esonerare dalle spese se l’impugnazione è basata su documenti determinanti emersi nel giudizio.
Struttura e funzionamento base
- il contribuente ricorrente, difensore e amministrazione resistente depositino ricorsi, memorie, documenti e controricorsi tramite PEC o portale SIGIT/PTT;
- la controparte si costituisca in via telematica e depositi la copia informatica conforme per la procura alle liti;
- il giudice emetta la sentenza, ordinanza o provvedimento firmandolo digitalmente, pubblicandolo nel fascicolo e inviando l’avviso via PEC alle parti.
Quali sono gli attori coinvolti e che ruolo hanno
- contribuente: deposita il ricorso via PEC o portale, aggiorna il proprio domicilio digitale, comunica cambi di PEC. In caso di istanza di sospensione cautelare dell’esecuzione dell’atto tributario, deve indicare e fornire garanzia sotto forma di deposito o fidejussione;
- difensore, che di solito è l’avvocato o l’esperto fiscalista: deve firmare digitalmente gli atti principali e depositare allegati informatici;
- ente resistente (agenzia, regioni o enti locali): può difendersi anche tramite funzionari interni e dirigenti, non necessariamente avvocati esterni;
- Corte di Giustizia Tributaria (Primo grado e Appello): il giudice, monocratico o collegiale, esamina le richieste telematiche, decide sulle istanze cautelari entro 20 giorni per poi emettere le ordinanze, firmare tutto digitalmente e rendere disponibile la documentazione nel fascicolo telematico;
- staff tecnico e sistema PTT/SIGIT: ha il compito di fornire la piattaforma, gestire il sistema informatico e le funzionalità di notifiche, deposito, fascicolo, e firma digitale;
- magistrati tributari professionali: sostituiscono i precedenti giudici onorari e operano nel nuovo ruolo unico nazionale, garantendo maggiore competenza e uniformità nel giudizio tributario.
Vantaggi principali e giurisprudenza rilevante
- riduzione dei tempi;
- tracciabilità;
- eliminazione del cartaceo;
- facilitazione dell’accesso alle parti tramite fascicolo telematico disponibile online;
- semplificazione del lavoro;
- miglioramento della trasparenza.