Le novità del Decreto Scuola 2025
Il Decreto Scuola 2025, recentemente convertito in legge, introduce importanti cambiamenti per il sistema scolastico italiano, toccando vari aspetti fondamentali della formazione, della gestione del personale e dell’organizzazione degli istituti. Approvato nel primo semestre dell’anno, il provvedimento nasce dall’esigenza di adeguare il sistema educativo alle sfide future, valorizzando la qualità dell’insegnamento, potenziando l’autonomia scolastica e rispondendo alle nuove esigenze del mondo del lavoro.
In questo articolo vengono analizzate le principali modifiche introdotte dal Decreto Scuola 2025, con particolare attenzione alle nuove regole su assunzioni, formazione, organizzazione degli istituti e valorizzazione del personale.
Decreto Scuola 2025: le novità del testo convertito
Il Decreto Scuola 2025 (convertito in legge dopo l’approvazione parlamentare del mese di maggio) rappresenta un provvedimento centrale per il rinnovamento della scuola italiana. Le misure contenute nel decreto sono orientate sia alla modernizzazione dell’offerta formativa, sia al miglioramento delle condizioni lavorative dei docenti e del personale scolastico.
Tra i punti salienti troviamo:
- la semplificazione del reclutamento dei docenti;
- l’avvio della riforma degli istituti tecnici;
- l’aggiornamento del sistema di formazione continua;
- un intervento strutturale sulla Carta Docente.
Con un approccio integrato, il decreto mira a costruire una scuola più inclusiva, digitale e orientata all’innovazione. È un intervento in linea con gli obiettivi del PNRR e con le raccomandazioni europee.
Decreto nr. 45 del 2025: il quadro normativo del provvedimento
Il Decreto nr. 45 del 2025, noto anche come Decreto Scuola 2025, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 aprile 2025 ed è entrato in vigore il giorno successivo. La conversione in legge è avvenuta con modifiche che hanno integrato e ampliato alcune delle misure iniziali, rispondendo a numerose osservazioni parlamentari e sollecitazioni sindacali.
Questo decreto contiene oltre 30 articoli suddivisi in 4 titoli principali, ciascuno dedicato a un’area d’intervento: governance scolastica, personale, offerta formativa e digitalizzazione. Il Decreto nr. 45 del 2025 conferma la volontà del Governo di rendere la scuola più dinamica, snella nei processi e più vicina al mondo del lavoro e delle imprese.
Reclutamento dei docenti: nuove regole per le assunzioni
Il tema del reclutamento dei docenti è uno dei punti centrali del Decreto Scuola 2025. Il provvedimento interviene profondamente sulla modalità di accesso all’insegnamento, con l’obiettivo di garantire maggiore stabilità e selezionare in modo più efficace i futuri insegnanti.
Tra le principali novità vi è l’introduzione di una prova unica nazionale, informatizzata, a cadenza annuale, rivolta sia ai candidati abilitati sia a coloro in possesso dei 24 CFU (ancora validi per un periodo transitorio). È previsto anche un nuovo percorso abilitante da 30 o 60 CFU, in collaborazione con le università, per rafforzare le competenze disciplinari e didattiche.
Le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) saranno aggiornate ogni anno e diventeranno uno strumento chiave per l’accesso al ruolo, con una valorizzazione dell’esperienza maturata nelle scuole statali. Si introduce, inoltre, una “fase transitoria” per l’assunzione dei docenti precari con tre anni di servizio.
Riforma degli istituti tecnici: una svolta per la formazione professionale
La riforma degli istituti tecnici costituisce una delle innovazioni più significative del Decreto Scuola 2025. Il testo convertito prevede un nuovo assetto per gli istituti tecnici e professionali, con l’obiettivo di allinearli maggiormente alle esigenze del mondo produttivo e al modello duale europeo.
Tra i principali cambiamenti troviamo:
- la riduzione della durata da cinque a quattro anni per alcuni percorsi sperimentali;
- l’incremento delle ore di stage e alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO);
- l’adozione di un nuovo curricolo integrato costruito in collaborazione con imprese, enti territoriali e ITS Academy.
Questa riforma intende rafforzare l’occupabilità dei diplomati, migliorare la qualità dell’insegnamento tecnico-scientifico e ridurre la dispersione scolastica, valorizzando la formazione come leva di sviluppo socioeconomico.
Personale scolastico: nuove tutele e valorizzazione professionale
Il personale scolastico è al centro di un pacchetto di misure mirate a migliorarne le condizioni lavorative e a rafforzare il riconoscimento del ruolo educativo svolto. Il Decreto Scuola 2025 interviene su vari fronti: assunzioni, mobilità, formazione e carriera.
Una delle novità principali è l’introduzione del “tutor scolastico”, una nuova figura professionale destinata a supportare studenti con bisogni educativi speciali, orientamento e percorsi personalizzati.
Il personale ATA vede semplificate le procedure di accesso e mobilità, con concorsi a cadenza biennale e aggiornamento delle graduatorie permanenti.
Viene, inoltre, previsto un piano straordinario di stabilizzazione per i collaboratori scolastici con almeno 36 mesi di servizio. Per tutti i profili professionali è rafforzata la formazione continua, anche attraverso piattaforme digitali ministeriali.
Docenti: aggiornamento continuo e valorizzazione delle competenze
I docenti sono destinatari di interventi volti a promuovere l’aggiornamento continuo, la specializzazione e la valorizzazione delle competenze acquisite sul campo. Il Decreto Scuola 2025 rafforza il legame tra formazione iniziale, reclutamento e carriera.
Nasce il Portafoglio digitale del docente, uno strumento integrato per la registrazione di titoli, corsi svolti, esperienze didattiche e certificazioni acquisite. Vengono, inoltre, potenziati i percorsi di formazione in servizio, con incentivi legati al merito e alla partecipazione a progetti didattici innovativi.
È prevista una nuova progressione di carriera su base triennale, con riconoscimenti economici legati alla valutazione del dirigente scolastico, dei colleghi e della comunità scolastica. L’obiettivo è motivare i docenti e premiare l’impegno nella didattica e nell’inclusione.
Istituti tecnici: nuove sinergie con il mondo del lavoro
Gli istituti tecnici diventano un pilastro fondamentale della strategia educativa del Paese. Il Decreto Scuola 2025 punta a potenziarne il ruolo, favorendo sinergie con imprese, università e centri di ricerca.
Oltre alla riforma della durata e dei percorsi, si prevede l’adozione di laboratori innovativi, l’introduzione di discipline STEM obbligatorie e il potenziamento dell’insegnamento in lingua inglese.
Le scuole tecniche potranno stipulare convenzioni con aziende per progetti formativi su misura, partecipare a bandi specifici per il potenziamento tecnologico e accedere a fondi europei.
L’obiettivo è rendere gli istituti tecnici veri e propri “campus dell’innovazione” capaci di formare i professionisti del futuro, in settori strategici come l’energia, la robotica, l’agroalimentare e la meccatronica.
Carta Docente: estensione e novità per la formazione
La Carta Docente, il bonus annuale da 500 euro destinato alla formazione degli insegnanti, viene confermata e ampliata nel Decreto Scuola 2025. A partire dall’anno scolastico 2025/2026, la carta sarà estesa anche ai docenti con contratto annuale e ai supplenti su posto vacante, colmando una disparità storica. Si amplia, inoltre, la platea delle spese ammissibili: oltre a corsi e libri, si potranno acquistare dispositivi digitali, software educativi e partecipare a viaggi didattici o conferenze accreditate.
Viene anche introdotta una “carta digitale” per i tutor scolastici e per i referenti dell’innovazione. La piattaforma online verrà aggiornata con un’interfaccia più intuitiva e integrata con il Portafoglio digitale del docente, per facilitare l’uso e il monitoraggio delle attività formative.
Decreto Scuola 2025: uno strumento per il futuro dell’istruzione italiana
Il Decreto Scuola 2025 si configura come una riforma organica e ambiziosa che tocca tutti gli ambiti dell’istruzione, dalla formazione iniziale dei docenti alla struttura dei percorsi scolastici, dalla gestione del personale alle opportunità offerte agli studenti.
Con l’attuazione del Decreto nr. 45 del 2025, il sistema scolastico viene proiettato verso una nuova fase, orientata alla qualità, all’inclusione e all’innovazione. Se attuato con attenzione e risorse adeguate, questo provvedimento potrebbe rappresentare una svolta positiva e duratura per la scuola italiana.