Demanio: la gestione dei beni pubblici
Quando si parla di Demanio, si fa riferimento a un insieme di beni appartenenti allo Stato o ad altri enti pubblici, destinati a soddisfare esigenze collettive fondamentali. Si tratta, in altre parole, di proprietà pubbliche che rivestono un interesse strategico per la collettività, come ad esempio quelle finalizzate alla difesa della nazione, alla circolazione dei mezzi di trasporto, alla protezione dell’ambiente naturale, oppure all’uso diretto da parte dei cittadini, come nel caso delle spiagge, dei fiumi e delle strade.
Ma cos’è esattamente il demanio? Quali beni ne fanno parte? Qual è la differenza tra demanio e patrimonio dello Stato?
In questo articolo ti guideremo alla scoperta delle caratteristiche principali del demanio, delle sue diverse categorie e delle modalità con cui lo Stato ne garantisce la tutela e la gestione. Un approfondimento utile per studenti, cittadini, professionisti del diritto e chiunque voglia comprendere meglio il funzionamento di uno dei pilastri della proprietà pubblica in Italia.
Che cos’è il demanio
- sono destinati ad uso pubblico;
- appartengono ad entità pubbliche territoriali;
- non sono acquistabili attraverso l’usucapione;
- vengono gestiti dall’autorità amministrativa.
- spiaggia, rade porti, fiumi, torrenti, laghi ed altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia (art. 822 c.c.);
- musei, pinacoteche, archivi, biblioteche, cose di interesse storico archeologico, paleontologico e artistico (art. 826 c.c.);
- opere destinate alla difesa nazionale (art. 823 c.c.);
- strade, autostrade, aerodromi, acquedotti (art. 826 co 2);
- altri beni assoggettati al regime dalla legge.
Tipologie di beni
- naturali, a proposito della natura del bene stesso. Sono quelli prodotti dalla natura, come laghi, spiagge, mare, miniere, acque minerali termali, cave e torbiere, ecc.;
- artificiali: ovvero realizzati o costruiti dall’uomo quali strade, caserme, immobili, sedi degli uffici, edifici destinati a sede di uffici pubblici, arredi, dotazioni del Presidente della Repubblica e così via.
- necessario: beni che, per la loro intrinseca qualità, appartengono esclusivamente allo Stato, come i beni naturali e il demanio marittimo. Tra questi si distinguono ulteriormente il demanio marittimo (spiaggia, porti, lagune, lidi, canali utilizzabili per uso pubblico), idrico (fiumi, laghi, torrenti, acque sotterranee) e militare (opere utili per la difesa, fortezze, porti e aeroporti militari, ferrovie, funivie, ricoveri antiaerei);
- accidentale: appartengono ad enti territoriali, come strade, ferrovie, autostrade e beni di valore storico. Si tratta di beni che non sono necessariamente di proprietà di enti pubblici;
- regionale, provinciale o comunale: comprende i beni accidentali di proprietà della regione, tra cui cimiteri comunali e mercati.
Gestione e funzionamento
- incommerciabilità, inalienabilità e sottrazione alle espropriazioni, pignoramenti ed esecuzioni;
- impossibilità di usucapione, e quindi di acquisire il bene pubblico possedendolo e utilizzandolo in modo conforme all’uso suo proprio;
- facoltà per la PA di procedere, anche in via amministrativa, a tutela dei suoi diritti.
- corrispondere allo stato un canone, di durata variabile;
- adottare misure in tutela;
- consentire alle autorità preposte la possibilità di effettuare dei sopralluoghi;
- impedire la subconcessione.
Che deve pagare il demanio
- 5-10% (varia in base alla Regione) del canone per i beni del demanio marittimo;
- 300% del canone per le concessioni di coltivazione di miniere di minerali solidi.