Valditara riforma le certificazioni linguistiche
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato un importante giro di vite sulle certificazioni linguistiche, volto a contrastare irregolarità e abusi nel rilascio di titoli utilizzati da aspiranti docenti per scalare le graduatorie senza il dovuto impegno di studio.
Gli istituti autorizzati al rilascio delle certificazioni linguistiche devono garantire non solo la qualità degli esami di lingua e la trasparenza delle valutazioni, ma anche che le prove si svolgano esclusivamente presso le sedi accreditate in Italia.
Gli esami devono essere organizzati sotto stretta vigilanza e rispettare i protocolli stabiliti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Inoltre, è richiesta la presentazione di una relazione annuale al MIM, che documenti le attività realizzate e descriva le iniziative intraprese per garantire il rispetto dei nuovi standard richiesti per le certificazioni linguistiche.
Dopo alcuni scandali sui titoli acquistati da aspiranti docenti per avanzare in graduatoria senza studiare, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha deciso di intervenire.
Lo ha comunicato il 15 maggio con una nota inviata agli enti certificatori.
Rigorosa selezione degli enti certificatori
Il Ministro Giuseppe Valditara ha comunicato che il nuovo elenco degli enti accreditati al rilascio delle certificazioni linguistiche è valido a partire dall’anno scolastico 2024/2025 e resterà in vigore per i tre anni successivi.
Su un totale di 41 enti di certificazioni linguistiche che avevano presentato domanda, solo 8 hanno superato il rigoroso processo di valutazione, garantendo gli standard elevati richiesti dal MIM.
Questi enti includono prestigiose istituzioni come
- British Institutes
- Cambridge University Press & Assessment
- Educational Testing Service (ETS)
- Pearson Education Limited
- Trinity College London
- France Education International
- Instituto Cervantes
- Goethe-Institut
Il decreto ministeriale ha definito i livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER) e le certificazioni linguistiche riconosciute per ciascun ente.
Inoltre, ha evidenziato l’importanza di un monitoraggio costante sugli enti certificatori da parte dell’Amministrazione, specificando che la perdita dei requisiti previsti dal D.M. 62/2022 comporta l’esclusione automatica dall’elenco degli enti accreditati per le certificazioni linguistiche.
Regole più restrittive per il rilascio delle certificazioni
Secondo la circolare ministeriale, gli enti accreditati dovranno svolgere gli esami esclusivamente presso le proprie sedi autorizzate in Italia, garantendo:
- Qualità e trasparenza nelle prove d’esame
- Vigilanza severa durante tutta la procedura dei test
- Relazioni annuali al Ministero, documentando le attività svolte e le iniziative intraprese per soddisfare gli standard richiesti dal MIM
Queste misure mirano a evitare qualsiasi scorciatoia per ottenere punteggi aggiuntivi nelle graduatorie e assicurano che ogni titolo rilasciato rifletta le reali competenze linguistiche dei candidati.
Monitoraggio continuo e sanzioni per gli enti non conformi
Un sistema di monitoraggio costante verrà applicato agli enti certificatori, includendo ispezioni, audit e analisi dei resoconti annuali. Gli enti che non soddisferanno i requisiti stabiliti rischieranno l’esclusione automatica dall’elenco accreditato, perdendo così il diritto di rilasciare certificazioni riconosciute.
Valditara sottolinea trasparenza e merito
“Abbiamo voluto selezionare solo gli enti in grado di assicurare i più alti standard di qualità e trasparenza” ha dichiarato il Ministro Valditara. “Questo rappresenta un passo importante per rilanciare il nostro sistema educativo e garantire che titoli e certificazioni siano sinonimo di competenza reale, non di scorciatoie o pratiche irregolari”.
Con questa strategia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dimostra un impegno deciso verso qualità, legalità e meritocrazia, in linea con l’obiettivo di accrescere il valore dell’istruzione nel panorama italiano ed europeo.
Il plauso dei sindacati
Le nuove misure hanno ricevuto il plauso di importanti esponenti sindacali.
Il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, ha definito l’iniziativa un “primo passo verso la trasparenza”, augurandosi che sia solo l’inizio di un percorso di ulteriore miglioramento.
Ivana Barbacci, segretaria generale della CISL Scuola, ha aggiunto che “va tutelata la qualità della didattica e l’equità nella valutazione dei titoli, per garantire accessi equi al mondo della scuola”.
Il futuro delle certificazioni linguistiche
Grazie a questa stretta, le certificazioni linguistiche, fondamentali per attestare il livello di competenza in una lingua straniera, si avviano verso un sistema basato su meritocrazia, eccellenza e trasparenza.
Questi attestati sono essenziali in diversi ambiti: possono essere richiesti per accedere a università internazionali, per candidarsi a posizioni lavorative che richiedono conoscenze linguistiche specifiche o per ottenere visti e permessi di soggiorno in alcuni Paesi.
L’obiettivo delle nuove misure è creare un ambiente che valorizzi l’impegno di chi investe nella propria formazione, rafforzando il sistema educativo nel suo complesso. Sul lungo termine, queste azioni contribuiranno a costruire un’istruzione più solida e rispettata, a beneficio di studenti, docenti e istituzioni.