Diritto pubblico vs privato
Quando si parla di diritto pubblico e privato, le differenze possono sembrare sottili, soprattutto per chi non ha una formazione giuridica. Eppure, riconoscere con precisione i confini tra queste due aree del diritto è fondamentale per comprendere come funzionano le norme che regolano i rapporti tra cittadini, enti e istituzioni.
Il diritto pubblico disciplina i rapporti tra lo Stato (o altri enti pubblici) e i cittadini, mentre il diritto privato regola le relazioni tra soggetti privati su un piano di parità. Capire a quale ambito appartiene una determinata norma o situazione concreta è essenziale per interpretarla correttamente.
In questo articolo analizziamo le principali differenze tra diritto pubblico e privato, con esempi pratici e concetti chiave che ti aiuteranno a distinguere con maggiore chiarezza le due discipline.
Indice
Diritto pubblico e privato: sistema giuridico in una società civile
A livello generale, il diritto è l’insieme delle norme giuridiche di un ordinamento giuridico che regolano una disciplina specifica. È necessario fare una distinzione per separare la materia a seconda delle sue specializzazioni: naturale e positivo.
Se il primo è costituito dall’insieme di norme innate che appartengono alla coscienza degli individui stessi, il secondo è composto dalle norme vigenti in uno specifico Stato e prende il nome di ordinamento giuridico. Come è quindi evidente, diritto pubblico e privato rientrano nel diritto positivo.
Ma non solo. In giurisprudenza, infatti, esiste un ulteriore divisione tra diritto oggettivo e soggettivo.
Il primo rappresenta un insieme di regole che disciplinano la vita di una collettività, ed è suddiviso in diritto pubblico e in diritto privato. Il secondo invece consiste nel potere di agire per il soddisfacimento di un proprio interesse protetto dall’ordinamento. La sua osservanza è garantita dalle autorità dello Stato fissano le regole per i rapporti tramite un atteggiamento imparziale e sanzionano eventuali violazioni.
Il primo rappresenta un insieme di regole che disciplinano la vita di una collettività, ed è suddiviso in diritto pubblico e in diritto privato. Il secondo invece consiste nel potere di agire per il soddisfacimento di un proprio interesse protetto dall’ordinamento. La sua osservanza è garantita dalle autorità dello Stato fissano le regole per i rapporti tramite un atteggiamento imparziale e sanzionano eventuali violazioni.
Ad oggi, il dibattito su definizioni univoche di diritto pubblico e privato non sono concluse. Il tema ha coinvolto e continua a intrattenere politici, giuristi, filosofi e accademici lasciando ancora accese discussioni a riguardo.
Diritto pubblico: concetti chiave
Il diritto pubblico è la branca del diritto che riguarda lo studio delle norme atte a disciplinare e regolamentare:
- organizzazione dello Stato;
- funzionamento di istituzioni ed enti pubblici;
- rapporti tra i cittadini e gli enti a cui viene riconosciuto lo status “di diritto pubblico”.
L’insieme di leggi ha lo scopo di disciplinare il funzionamento degli enti, delle istituzioni, e dei loro rapporti con altri soggetti.
Nello specifico, questa branca di diritto regola i rapporti tra soggetti che non si trovano in una posizione paritaria. Infatti, uno dei due occupa una posizione di supremazia, autorità e maggior potere nei confronti dell’altro: si tratta dello Stato. Questa posizione di supremazia, in cui consiste la differenza tra diritto pubblico e privato, non è arbitraria ma giustificata dal fatto che gli enti pubblici perseguono finalità pubbliche, ossia gli interessi dell’intera collettività e non del singolo.
All’interno del macro-settore diritto pubblico sono presenti le norme in grado di stabilire l’organizzazione dello Stato e di tutti i suoi organi, e quindi il Parlamento, il Governo, le varie Corti, gli Enti locali, e la Pubblica Amministrazione.
In particolare, le varie discipline che lo compongono sono il diritto:
- costituzionale;
- amministrativo;
- processuale;
- penale;
- pubblico dell’economia;
- parlamentare;
- comunitario;
- ecclesiastico;
- militare.
Che cos’è il diritto privato
Il diritto privato interviene a regolamentare i rapporti tra soggetti fisici e giuridici in posizione di parità, appartenenti a una collettività, in relazione alla sfera patrimoniale, personale e famigliare.
In questo caso, privati o enti pubblici sono quindi in una posizione di uguaglianza gli uni verso gli altri.
Il diritto privato viene comunemente suddiviso in alcune categorie. Le principali sono:
- commerciale;
- civile;
- diritto del lavoro;
- diritto di famiglia;
- societario;
- diritto delle successioni;
- industriale;
- diritto dell’economia.
- donazioni;
- beni e diritti reali;
- diritti di obbligazione.
Le varie normative sono a loro volte suddivise in:
- diritto commerciale e societario: si occupa delle dinamiche relative all’azienda, all’imprenditore e ai rapporti di lavoro;
- obbligazioni e contratti: definisce le responsabilità dei soggetti e l’obbligo del risarcimento danni in caso di illeciti;
- successioni: definisce i vari tipi di testamento, come quello olografo, o le vari suddivisioni dell’eredità in quote legittime;
- persone e famiglie: argomenti in merito alle adozioni e il riconoscimento dei figli;
- proprietà e diritti reali: tratta di usufrutto, differenza tra beni mobili e immobili, e confini da rispettare;
- tutela dei diritti: si riferisce alle trascrizioni che riguardano il diritto notarile, in ambito immobiliare e disciplina alcuni aspetti processuali integrando il codice di procedura civile.
Differenze ed esempi pratici
Come abbiamo visto finora, diritto pubblico e privato fanno entrambi parte del diritto oggettivo e sono costituiti da norme che dettano regole che creano leggi che organizzano e regolano la vita dei cittadini in base a principi condivisi.
La principale distinzione tra diritto pubblico e privato si basa sul fatto che il diritto pubblico disciplina la formazione, l’organizzazione e l’attività dello Stato e degli enti pubblici e i rapporti con i privati, in cui l’ente pubblico si pone in posizione di supremazia in veste di pubblica autorità rispetto al privato.
Il diritto privato, invece, interviene a regolamentare i rapporti tra soggetti in posizione di parità.
Il diritto privato, invece, interviene a regolamentare i rapporti tra soggetti in posizione di parità.
Questa posizione di supremazia non è arbitraria ma giustificata dal fatto che gli enti pubblici perseguono finalità pubbliche, ovvero gli interessi dell’intera collettività.
Ad ogni modo, la linea che separa diritto pubblico e privato è ad oggi variabile. Per comprendere meglio il concetto è necessario fare un esempio pratico. È il caso in cui lo Stato avoca a sé la realizzazione di funzioni proprie di un privato, sostituendosi a quest’ultimo o utilizzando strumenti di tipo privatistico. Si tratta di una società a partecipazione statale per azioni che ha come particolarità la partecipazione di maggioranza o totalitaria di un Ente statale come socio.
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