Legge di stabilità o legge di bilancio: cos’è e cosa prevede per il 2019

Legge di stabilita o legge di bilancio

Legge di stabilità o legge di bilancio: cos’è e cosa prevede per il 2019

La legge di stabilità, che può essere chiamata anche legge di bilancio, è uno strumento previsto dall’Articolo 81 della Costituzione a disposizione dello Stato.

Si tratta di un trattato in cui il Governo esplicita al Parlamento la situazione economica e le misure previste per mantenerla stabile e, possibilmente, farla crescere. All’interno di questo documento sono infatti scritte le entrate e le uscite statali, la previsione triennale di queste e la fonte dalla quale attingere i fondi necessari per attuarle. La legge di bilancio va presentata entro il 20 ottobre ma, quest’anno, è stata approvata solo il 31 dicembre.

Legge di stabilità 2019: in cosa consiste


Nel 2018, il Governo Italiano ha presentato la legge di bilancio sul finire dell’anno, approvandola poche ore prima dello scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. In questo documento sono presentate tutte le misure fiscali che si attueranno nei prossimi tre anni. Tutte corredate dalla documentazione delle fonti dalle quali poter attingere i fondi necessari per poterle mettere in pratica. Inoltre, è stato presentato il bilancio attuale, dal quale partire per poter permettere la crescita economica dello Stato.

Cosa prevede la legge di bilancio 2019


Il nuovo attuale Governo, formato dalla coalizione Movimento Cinque Stelle e Lega, ha presentato una legge di bilancio ricca di novità rispetto a quella degli scorsi anni. Infatti, nonostante sia stata approvata, non ha riscosso grande successo di fronte all’Unione Europea, che la ritiene una previsione difficilmente attuabile. Il punto cruciale sul quale la UE mostra diffidenza è la previsione della percentuale di espansione fiscale. Questa è fissata con un divario di oltre 1,5% rispetto a quella raccomandata. Tuttavia, il Governo Italiano è sicuro di poter raggiungere questo obiettivo e ha comunque approvato la legge senza modificarla a favore dell’Europa.

I punti cruciali della legge di stabilità 2019


Le legge di bilancio 2019 è articolata su diversi punti, tra i quali spiccano quelli più importanti, che stanno particolarmente a cuore anche ai cittadini:

  • reddito di cittadinanza, ossia un assegno da consegnare a tutti coloro che dimostreranno di vivere in condizioni di disoccupazione e povertà. Questo a patto che tali soggetti dimostrino di essere in fase di ricerca di impiego e accettino eventuali offerte di lavoro a loro proposte;
  • flat tax, ossia uno sconto fiscale per tutti i possessori di Partita Iva che fatturano massimo 65.000 euro l’anno. Con questa nuova legge andranno a pagare un’aliquota pari al 15% del dichiarato, così come già possibile per tutti coloro che sono tassati con il regime forfettario, o dei minimi;
  • quota 100, che sostituisce la vecchia legge Fornero e che prevede si possa andare in pensione quando la somma di età e anni contributari dia 100;
  • taglio delle pensioni d’oro;
  • pace fiscale, ossia una specie di condono che prevede l’eliminazione di cartelle esattoriali per chi ha evaso negli anni precedenti;
  • non aumento dell’Iva, che resterà identica all’anno scorso;
  • incentivi fiscali per chi fa scelte eco-sostenibili. Si parla di sconti fiscali per chi ristruttura locali usufruendo delle tecnologie innovative ecologiche, per chi acquista automobili elettriche o altri mezzi di locomozione non inquinanti, per chi sostituisce i vecchi elettrodomestici con quelli in classe energetica più efficiente;
  • Ires per le aziende no profit, cioè l’immissione della tassa Ires anche in capo alle associazioni benefiche;
  • bonus, tra cui quello dedicato ai nuovi nati, quello per gli asili nido, quello per i diciottenni che investono in strumenti di cultura.

Altri punti importanti della legge di bilancio italiana 2019


Naturalmente, la legge di bilancio è un documento molto complesso e articolato, che contiene moltissime norme e progetti riferiti a ciascuna categoria. Ricordiamo, tra le più importanti, la riforma sul godimento del periodo di maternità. A partire da quest’anno, infatti, le donne in gravidanza potranno scegliere di lavorare fino al nono mese di gestazione. In questo modo, i tre mesi di riposo retribuito non goduti potranno essere aggiunti ai tre post-parto. Le neo-mamme avranno la possibilità di rimanere a casa con il proprio bambino per sei mesi anziché solo tre.

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