DoveQuando: come tracciare gli atti giudiziari con Poste Italiane

DoveQuando: come tracciare gli atti giudiziari con Poste Italiane

DoveQuando tracciare atti giudiziari
DoveQuando è l’innovativo servizio offerto da Poste Italiane per tracciare gli atti giudiziari. Si tratta di un’opportunità per conoscere precisamente le condizioni del tracking di una raccomandata o di un altro atto rilevante ai fini di legge. Ma come funziona DoveQuando e che valore hanno i risultati della ricerca effettuata sul sito delle Poste Italiane? Ecco tutte le indicazioni più importanti sul servizio.

 

DoveQuando: come funziona il tracking con Poste Italiane


L’ente pubblico delle Poste si occupa di spedire raccomandate, pacchi e atti giudiziari. Chiaramente, le more della spedizione possono costituire fonte di incertezza sia per il mittente che per chi deve ricevere la comunicazione: si pensi alla spedizione o alla notifica a mezzo posta di una citazione o di un altro atto giudiziario.
Proprio per rimuovere le incertezze relative a questo ambito è possibile utilizzare il servizio gratuito di tracking disponibile sul sito delle Poste Italiane, che permette di controllare e tracciare gli atti giudiziari. Con DoveQuando, infatti, è possibile sapere se l’atto spedito è stato preso in carico dall’ufficio, se si trova in smistamento, se è giunto all’ufficio di destinazione e se, infine, è stato correttamente consegnato al destinatario.
Per poter ricercare la propria spedizione è necessario accedere al sito delle Poste e inserire il codice della ricevuta della spedizione ottenuta all’ufficio, presso la sezione “Cerca Spedizioni”: qui bisogna inserire i numeri collocati vicino al codice a barre, senza interruzioni o trattini.

Quali spedizioni possono essere tracciate con DoveQuando?


Il servizio tracking di Poste Italiane permette di tracciare moltissimi tipi di spedizioni, quali raccomandate, assicurate, atti giudiziari e pacchi. Ovviamente, si tratta delle spedizioni che sono state affidate a Poste Italiane e non anche ad aziende postali o corrieri privati.
Una volta inseriti i codici relativi all’atto giudiziario o alla raccomandata ricercata, l’utente si troverà di fronte ad una serie di indicazioni, che indicano lo stato in cui si trova il pacco. Qui è possibile verificare, ad esempio, che la spedizione è in lavorazione (cioè sta per essere smistata dall’ufficio di partenza), oppure che si trova in transito (nel senso che sta materialmente avvenendo il trasferimento da un centro operativo ad un altro), oppure che si trova in consegna: in quest’ultimo caso la spedizione è arrivata nell’ufficio territorialmente competente ed è in attesa di essere consegnato. Infine, quando la consegna è regolarmente avvenuta, apparirà la definizione “Consegnato”.

DoveQuando: la tracciabilità degli atti giudiziari ha valore legale?


Uno degli aspetti più controversi riguarda il valore legale dei risultati della ricerca ottenuta con l’utilizzo del servizio DoveQuando. Infatti, la legge pretende che gli atti giudiziari possano essere efficaci soltanto se effettivamente notificati al destinatario e a questo proposito esige una prova rigida: ad esempio, se bisogna spedire una citazione o notificare una sentenza, è necessaria la ricevuta di ritorno con firma del destinatario o soggetto equipollente.
Per quanto riguarda DoveQuando, invece, la presenza dell’attestazione di avvenuta consegna ha valore equivalente e può essere portata in tribunale come prova dell’avvenuta notifica? Secondo la giurisprudenza no: la Cassazione, infatti, ha chiarito che il servizio di tracking delle Poste Italiane non ha valore legale, ma presenta unicamente una finalità informativa. Ne consegue che per avere la prova dell’avvenuta consegna è necessario ricorrere ai metodi ortodossi: raccomandata a/r o, per i professionisti abilitati, notifica a mezzo PEC.
Fonte immagine: pixabay

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