Crimine informatico: 5 consigli utili per prevenirlo
Per crimine informatico si intendono quegli atti che danno adito ad un reato tramite l’utilizzo del computer e della rete.
I reati più diffusi del crimine informatico
Se pensiamo ai classici pirati informatici eccoci alle prese con l’hacking, persone che carpiscono, tramite le loro conoscenza tecnologiche e violando sistemi di sicurezza, informazioni dalle reti private o di enti pubblici per trarne vantaggio personale o rivendere codici ed informazioni.
Più diffuso in generale è il phishing, ovvero una truffa intentata che solitamente viene effettuata tramite la posta elettronica. Si inviano delle mail richiedendo dei dati personali e codici. Generalmente le si inviano con mittenti di aziende o banche che si conoscono e che mai chiederebbe simili informazioni. La maggior parte delle volte si chiede di cliccare su link che portano nella trappola dell’hacker.
Poi esiste lo spamming che prende il nome dallo spam, cioè tutti quei messaggi di naturale prevalentemente commerciale che non vengono richiesti dall’utente e si possono gestire con l’apposita cartella dei portali o programmi di posta elettronica.
Esistono, infine, crimini informatici che si consumano nella vita reale, dove il pc diventa elemento coadiuvante: la pedofilia online ed il cyberbullismo.
La prima vede protagonisti degli adulti pedofili che usano la rete per reperire materiale pedopornografico ed essere in contatto con altri pedofili, la seconda contempla il fatto di mettere on line immagini e video per molestare, intimorire e soggiogare, delle persone, perlopiù ragazzi. I mezzi per utilizzare queste tecnologie sono i messaggi sui cellulari, i social network e le mail.
Diffusione del crimine informatico
Ciò a cui un po’ tutti possiamo essere più comunemente soggetti, all’interno del crime informatico, sono lo spamming ed il phishing. Ritrovarsi il conto a secco o con mancanze, con bonifici non richiesti, con credenziali rubate: sono tutti avvenimenti che accadono abbastanza frequentemente. Addirittura oggi esistono i “ransomware“, ovvero virus che tengono letteralmente in ostaggio files e cartelle e per i quali vengono richiesti riscatti, quando i dati non vengono direttamente venduti. Anche se meno appetibili di banche e servizi segreti, un po’ tutti siamo a rischio.
Come difendersi dal crimine informatico
La prima difesa contro il crimine informatico che ci viene in mente è un antivirus, ma non è sufficiente da solo; comunque va scelto fra quelli migliori e sono necessari degli aggiornamenti da effettuarsi in maniera costante, altrimenti non sarà in grado di difendersi dai nuovi virus.
Intanto cerchiamo di non cliccare sui siti che non hanno davanti “https” e un lucchetto all’inizio del dominio del proprio browser.
Utilizzare password diverse: lo sanno tutti che non si devono mettere le date di nascita, i nomi dei figli e soprattutto non si devono utilizzare le stesse password per più portali. Trovata una, si troveranno tutte!
Wi-Fi nei luoghi pubblici: non sono vietate, anzi, ma è meglio ricordarsi di uscire facendo il log out ogni volta che si è finito e di non spuntare la casella ‘ricordami’ così che l’utente successivo non veda le vostre ultime pagine.
Salvare spesso i dati: anche questo sembra un banale accorgimento, ma i backup possono evitare drammatiche perdite di dati.
Non aprite le mail sospette, sebbene spesso vi chiamino per nome.
In ultimo, un severo controllo su quello che guardano ed usano i ragazzi eviterà tristi conseguenze: non si dovrebbero accettare le caramelle dagli sconosciuti, nemmeno in internet, ma siccome lì sono più appetibili, occorre un occhio in più.